Putin a Mariupol, la rabbia dell’Ucraina: «Arrivato nella notte come un ladro per non vedere la distruzione provocata dal suo stesso esercito»

Le autorità centrali di Kiev e quelle locali di Mariupol durissime sulla missione a sorpresa del presidente russo: «Il criminale torna sempre sulla scena del crimine»

Il ministero ucraino della Difesa ha espresso tutta la sua ira per la visita a sorpresa di Vladimir Putin a Mariupol, la città ucraina occupata dalle forze di Mosca divenuta luogo-simbolo del conflitto. «Come si addice a un ladro, Putin ha visitato l’ucraina Mariupol, sotto la copertura della notte. Innanzitutto, è più sicuro. Inoltre, l’oscurità gli permette di evidenziare ciò che vuole mostrare, e tenere al riparo da occhi indiscreti la città completamente distrutta dal suo esercito e i suoi pochi abitanti sopravvissuti», sono state le parole di Kiev. La presidenza ucraina ha evidenziato come l’iniziativa del leader del Cremlino denoti il suo «cinismo» e la sua «mancanza di rimorso». «Il criminale torna sempre sulla scena del crimine. Mentre il mondo civilizzato annuncia l’arresto del “direttore di guerra’ (Putin) in caso di attraversamento dei suoi confini, l’assassino di migliaia di famiglie a Mariupol è venuto ad ammirare le rovine della città e le tombe», è stato l’affondo di Mykhaylo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Non sono stati più morbide le autorità ucraine di Mariupol, che hanno definito Putin «un criminale internazionale», commentando la sua scelta di visitare la città di notte con l’ipotesi che lo ha fatto «per non vedere alla luce del giorno la città devastata dalla sua “liberazione”». Il riferimento è alla presa della città da parte dei russi lo scorso 20 maggio. Un esito arrivato dopo mesi di strenua resistenza delle forze di Kiev, in particolare del reggimento Azov, asserragliatosi per settimane dentro l’acciaieria Azovstal, prima di cedere e accettare la resa.


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