Anche il sito della Corte Costituzionale vittima degli hacker filorussi di NoName057: «Il nostro viaggio continua»

Appena ventiquattro ore prima erano stati presi di mira, tra gli altri, i portali dell’Atac e del ministero dei Trasporti

Ancora un attacco hacker, ancora un sito istituzionale a pagarne le spese. Questa volta il gruppo hacker filorusso NoName057 ha rivendicato di aver messo fuori uso il sito della Corte Costituzionale, che è tornato raggiungibile solo in serata. Quello della Consulta è solo l’ultimo di una lunga lista di portali istituzionali, legati al governo, allo Stato, alla pubblica amministrazione, presi di mira dal gruppo. Solo ieri 22 marzo erano stati bloccati, tra gli altri, il sito dell’Atac, l’azienda di trasporti di Roma per la quale era andato down anche il servizio di biglietteria, il sito del ministero dei Trasporti e quello dell’Autorità regolatrice dei trasporti. Oggi, sul loro canale Telegram, gli hacker annunciano di aver messo fuori gioco anche lo sportello per la sicurezza sul web della Polizia postale. Il nostro viaggio continua, hanno esultato sul social.


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