Contributi per il riscaldamento, Iva scontata sul gas e bonus sociale: il piano del governo sulle bollette per l’autunno 2023

Le mosse allo studio presentate da Giorgetti al Senato. Che nel question time torna ad attaccare sul Superbonus: «Ha generato 120 miliardi di euro di debito per lo Stato. Ma risolveremo il problema degli esodati»

I prezzi del gas saranno in calo, sui mercati, ma l’inflazione continua a mordere i conti delle famiglie italiane. E il governo, messo alle spalle l’inverno mite del 2023, già pensa alla prossima stagione del freddo, e alle spese correlate per le bollette di luce e gas. Con alcune prime iniziative che potrebbero presto essere varate. «È allo studio una misura che decorrerà dal primo ottobre, con l’inizio dell’anno termico», ha annunciato oggi al question time in Senato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Di che si tratta? Di «un contributo a compensazione per le spese di riscaldamento che sarà erogato ai nuclei familiari mediante la bolletta elettrica». Nell’ambito del «provvedimento di urgenza» sulle bollette allo studio del governo per il secondo trimestre dell’anno, ha aggiunto Giorgetti, dovrebbe inoltre essere confermato lo sconto dell’Iva al 5% sul gas e il bonus sociale per le famiglie con un Isee sotto i 15mila euro. Quanto alle imprese, invece, rispetto al primo trimestre non potrà che esserci una «rimodulazione» delle misure varate, ovvero dei crediti di imposta, che tenga conto dell’andamento dei prezzi del gas.


Il Superbonus? «Ha generato 120 miliardi di debito per lo Stato»

Nel corso del question time al Senato, Giorgetti è anche tornato sul dossier del Superbonus, e sulle spine correlate tanto per i conti dello Stato che per quelli dei privati. «Non va negato che abbia rappresentato un impulso alla ripresa e al lavoro», ha riconosciuto il ministro, ma esso ha al contempo generato crediti «per 120 miliardi di euro che sono debito, ripeto debito, che lo Stato dovrà pagare nei prossimi anni». Un carico sulle spalle di 59 milioni di italiani per interventi che riguardano «meno del 5% del patrimonio immobiliare esistente», ha attaccato Giorgetti. «Per noi un successo è riuscire a fare molto con poco, non poco con molto». Il ministro leghista ha comunque promesso l’impegno dell’esecutivo per risolvere il nodo di coloro che si sono ritrovati con crediti da Superbonus incagliati. «Ritengo ragionevole che nei prossimi giorni arrivino notizie positive per gli esodati creati dai governi precedenti. Una soluzione sarà trovata. Continuiamo a lavorare anche dietro le quinte, consapevoli che per chi dentro a questa trappola ci è già caduto e si ritrova con crediti incagliati non per il nostro decreto, una soluzione vada trovata – ha rassicurato Giorgetti -. Ci impegneremo fino all’ultimo minuto utile perché si tratta di famiglie e imprese che in buona fede hanno creduto ai fuorvianti messaggi iniziali della gratuità per tutti».


Foto: Ansa/Fabio Frustaci

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