Comincia il Ramadan 2023: orari, divieti e modalità di una delle più importanti ricorrenze islamiche

Ogni volta, il mese sacro del digiuno cade in un periodo diverso dell’anno solare: è regolato dal calendario islamico. Quest’anno è cominciato il 22 marzo

«Domani in’shaa’Allah inizia il mese di Ramadan, il mio mese preferito che ogni anno porta gioie, buone notizie, salute, serenità e soprattutto un netto avvicinamento alla religione»: con queste parole l’influencer Mariam Ali, sorridendo radiosa, ricorda ai suoi followers il ritorno del mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. L’appuntamento, ogni anno, corrisponde al nono mese del calendario islamico. Tradizione vuole, infatti, che questo fu il mese in cui venne rivelato il Corano: la trascrizione della parola di Dio che fu ascoltata dal Profeta Maometto, attraverso l’angelo Jibril (Gabriele), durante un ritiro sul monte Hira (intorno al 610 d.C.). I precetti del testo sacro dell’Islam, in Italia, sono seguiti da circa 2.7 milioni di persone, tra cittadini stranieri e italiani.


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Le comunità e i divieti

La comunità di fedeli più nutrita nel nostro Paese è quella marocchina (410.106 persone). Segue quella Albanese (189.715), Bengalese (118.060), Pakistana (115.528) ed Egiziana (110.161). Ad esse si aggiungono quella Senegalese, Tunisina, della Macedonia del Nord, del Kossovo e della Gambia. Il digiuno durante il mese del Ramadan costituisce uno dei cinque pilastri dell’Islam, ovvero i cinque obblighi fondamentali previsti dalla Legge religiosa per ogni credente. Gli altri quattro consistono nella testimonianza di fede (shahada), nella preghiera (salat), nella Zakat (elemosina) e nel pellegrinaggio (hajj). Tutti i musulmani praticanti adulti e sani, durante il mese del Ramadan, sono tenuti a rispettare l’obbligo del digiuno dall’alba fino al tramonto. Per assumere le energie necessarie ad affrontare l’intera giornata, poco prima del sorgere del sole si consuma un pasto leggero (suhur).

Il dattero

Al termine della giornata, invece, si può consumare un piccolo pasto serale (iftar), dopo una preghiera che interrompe il digiuno fino al mattino successivo. Seguendo pedissequamente la tradizione, bisognerebbe mangiare un dattero, come faceva il Profeta. In alternativa si può bere un bicchiere d’acqua. Nello stesso arco di tempo, non è vietato solo mangiare, ma anche bere, fumare e praticare sesso. Oltre a mentire, usare un linguaggio scurrile e fare la guerra. I fedeli, obbedendo a precetti divini, in questo periodo imparano infatti a tenere sotto controllo i desideri fisici: il significato spirituale della ricorrenza è legato al superamento della propria natura umana.

Le esenzioni

Sono esentati da questi obblighi solo bambini, malati, donne incinte e coloro che il nono mese devono intraprendere lunghi viaggi. Chi invece è chiamato a rispettare il digiuno, ma è in grado di farlo, ha davanti a sé due opzioni per rimediare: recuperare i digiuni durante l’anno, prima dell’arrivo del prossimo Ramadan, o dare un pasto a un povero per ogni giorno di digiuno che salta. Contravvenire di propria volontà a qualche regola, invece, oltre a implicare nuovamente l’obbligo di atti di carità verso i bisognosi, comporta l’opzione di continuare l’astinenza dai divieti carnali dall’alba al tramonto per altri 60 giorni dopo il Ramadan.

Date e orari

Il Ramadan non cade sempre nello stesso momento dell’anno solare (e dunque nella stessa stagione): il calendario islamico infatti si basa sul moto della Luna, inizia il 16 luglio 622 del calendario giuliano (in cui fu compiuta l’Egira da Maometto), e si compone di 354 o 355 giorni. Quest’anno, per esempio, è iniziato la sera di ieri, 22 marzo, mentre nel 2022 era cominciato il 2 aprile. La durata, invece, è sempre la stessa: 30 giorni, che fissano la fine della ricorrenza al tramonto di sabato 22 aprile 2023. La sera del 27 del mese, verrà celebrata la Laylat-al-Qadr (la notte del potere): è in quella data, infatti, che secondo i fedeli Maometto (570-632 d.C.) ricevette la rivelazione del sacro Corano.

Il richiamo del muezzin

Il richiamo del muezzin, che scandisce orari e tempi della preghiera per 5 volte al giorno, non è udibile nei Paesi che non sono islamici. Per questo motivo, in Italia, per conoscere orari e momenti della preghiera si può visitare il sito Adhan Player. Alle 5 preghiere giornaliere se ne aggiunge una speciale, il Taraweeh, la preghiera notturna. Alla conclusione del mese sacro il Ramadan, viene indetta una festa chiamata Eid al-Fitr (ovvero “Eid“, che in arabo significa “festa” e Fitr, “fine del digiuno”). Dura solitamente tre giorni. Viene inaugurata da una preghiera mattutina, prima dell’alba. Edd è caratterizzata da banchetti con amici e familiari, oltre allo scambio di doni e alle offerte per i poveri.

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