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Francia, scontri a Sainte-Soline contro la costruzione di un bacino idrico. Il ministro dell’Interno: «Violenza inqualificabile» – I video

25 Marzo 2023 - 16:36 Redazione
Migliaia di manifestanti e di agenti si stanno scontrando intorno al sito dove verrà realizzata l'opera: una trentina i feriti

Blindati in fiamme, agenti e manifestanti feriti anche in modo grave, accuse reciproche di ostacolare i soccorsi, e il governo che denuncia «violenze inqualificabili». A Sainte-Soline da questa mattina sta andando in scena una vera e propria guerriglia, dopo le proteste contro la riforma delle pensioni che hanno infiammato la Francia nei giorni scorsi. Sabato 25 marzo migliaia di manifestanti si sono radunati nei pressi dell’area dove verrà costruito un grande bacino idrico, un progetto contro la cui realizzazione da tempo si battono gli ambientalisti. Quello di Sainte-Soline è uno dei 16 megabacini che il governo intende realizzare per rispondere alla crisi di siccità delle campagne, ma che secondo gli attivisti avrebbero un impatto ambientale non giustificabile. Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno sicuramente gettato benzina sul fuoco e stamattina intorno al piccolo comune nella regione sud-orientale della Nuova Aquitania, tra Nantes e Bordeaux, agenti e manifestanti sono arrivati allo scontro. Secondo i media locali, i manifestanti avrebbero provato a forzare il blocco intorno al sito e sarebbero entrati in contatto con la polizia. Tre veicoli blindati sono stati sono stati colpiti dalle molotov e hanno preso fuoco, mentre la polizia ha risposto al lancio di petardi, bottiglie e pietre con gas lacrimogeni, cariche e granate stordenti. Sarebbero cinque i feriti tra i manifestanti, uno dei quali in modo grave all’occhio. Secondo il governo, sono 24 gli agenti feriti, uno dei quali trasportato in gravi condizioni in ospedale con un elicottero, e ci sono 7 feriti tra i manifestanti, uno dei quali in maniera grave. «A Sainte-Soline, l’ultrasinistra e l’estrema sinistra sono di una violenza estrema contro i nostri gendarmi», ha twittato il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, «inqualificabile, insopportabile. Nessuno dovrebbe tollerarlo. Appoggio totale alle nostre forze dell’ordine».

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