Ue, intesa raggiunta con la Germania sullo stop alle auto inquinanti: l’Italia resta a mani vuote

La riforma dovrebbe ricevere il via libera definitivo al Consiglio Ue di martedì

Dopo qualche settimana di stallo, il nuovo regolamento europeo sulle auto sembra destinato a diventare realtà. Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha annunciato oggi su Twitter di aver raggiunto un accordo con la Germania sullo stop, a partire dal 2035, alla vendita di nuove auto a benzina e diesel. Salvo ulteriori sorprese, questa intesa dovrebbe portare al via libera definitivo alla riforma già la prossima settimana. Allo stesso tempo, la trattativa tra Bruxelles e Berlino lascia a mani vuote il governo italiano e gli altri Paesi scettici, che dovranno rassegnarsi di fronte all’approvazione del nuovo testo definitivo della riforma. «La legge secondo cui il 100% delle auto vendute dopo il 2035 deve essere a zero emissioni sarà votata invariata entro martedì prossimo. Le regole sono chiare: il Parlamento deciderà a tempo debito sulle future proposte della Commissione sugli e-fuel», ha commentato il presidente della Commissione Ambiente Pascal Canfin.


Martedì il voto definitivo

Il regolamento sulle auto è stato approvato lo scorso 14 febbraio dal Parlamento europeo e fa parte del pacchetto di misure a favore del clima contenute nel Green Deal di Bruxelles. Il testo avrebbe dovuto ricevere l’ultimo via libera – apparentemente solo una formalità – da parte del Consiglio Ue. Alcuni Paesi, però, si sono ribellati alla riforma, mettendo in stallo l’approvazione del testo e facendo saltare l’accordo definitivo. A pesare sono state soprattutto le posizioni scettiche di Italia e Germania. In particolare, il governo di Olaf Scholz chiedeva di introdurre una deroga per l’uso degli e-fuels, combustibili prodotti combinando idrogeno e carbonio provenienti da fonti non fossili. L’Italia invece premeva per inserire i bio-fuels, ottenuti da scarti agricoli e organici. Alla fine, nel tentativo di raggiungere un’intesa definitiva, la Commissione europea ha deciso di accontentare soltanto uno dei due Paesi scettici – la Germania – lasciando inevase le richieste del governo italiano. A questo punto, il via libera definitivo al regolamento potrebbe arrivare già al prossimo Consiglio Ue dei ministri dell’Ambiente, che si terrà martedì 28 marzo a Bruxelles.


Le reazioni in Italia

Anche di fronte all’annuncio di Timmermans, l’Italia non sembra intenzionata a desistere. «Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai bio-fuels», ha commentato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Mentre Luca Squeri, deputato e responsabile del dipartimento energia di Forza Italia definisce «semplicemente intollerabile» l’accordo tra Germania e Commissione europea. Secondo Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, «l’Italia esce drammaticamente sconfitta» dai negoziati sul regolamento europeo per il mercato dell’auto. «Abbiamo assistito a una strategia, quella della presidente Meloni, non perdente ma evidentemente folle, che ha portato a favorire la Germania con gli e-fuel, ovvero i carburanti sintetici di cui è una grande produttrice», ha commentato Bonelli.

Foto di copertina: EPA/OLIVIER HOSLET | Il vicepresidente della Commissione Europea, con delega al Green Deal, Frans Timmermans

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