La Francia contagia la Germania, domani sciopero generale dei trasporti. I sindacati: «Aumentate gli stipendi di 500 euro»

Alla protesta aderiranno anche gli operatori autostradali e portuali. In totale, sono circa 2,5 milioni i lavoratori interessati dalle modifiche contrattuali richieste dai sindacati

Tutti i treni a lunga percorrenza del gestore ferroviario tedesco Deutsche Bahn (DB) sono stati cancellati a causa di uno sciopero generale dei trasporti indetto per domani, lunedì 27 marzo. La Francia sembra aver contagiato anche i vicini tedeschi, che domani si fermeranno per chiedere non tagli all’età pensionabile ma condizioni salariali migliori alla luce dell’inflazione rampante, che in Germania rimane intorno all’8%. I sindacati EVG e Verdi sono stati chiari, l’obiettivo, come riporta DW, è di «paralizzare il sistema dei trasporti» tedesco, tanto che i primi effetti dello sciopero potrebbero vedersi già nella serata di oggi. Dal trasporto su rotaia l’iniziativa si è estesa anche a quello via aria, con l’aeroporto di Francoforte, tra i più trafficati d’Europa e il maggiore della Germania, che ha cancellato tutti i voli regolari previsti per lunedì.


Le richieste

«Circa 350 mila passeggeri, che dovrebbero volare per motivi privati e per lavoro, non potranno mettere piede in aereo», ha annunciato l’associazione federale degli aeroporti ADV. Al momento, i lavoratori dell’aeroporto di Berlino non hanno aderito allo sciopero. Seguito a ruota dall’aeroporto di Monaco, dove gli aerei passeggeri sono stati tenuti a terra già da oggi. In compenso, anche il trasporto locale di 7 dei 16 Stati federati tedeschi si fermerà assieme ai 120 mila lavoratori che lo garantiscono. Alla protesta aderiranno anche gli operatori autostradali e portuali. In totale, sono circa 2,5 milioni i lavoratori interessati dalle modifiche contrattuali richieste dai sindacati. EVG chiede un aumento del salario annuale del 12%, non inferiore a 650 euro al mese.


Le sigle

A Verdi basterebbe un po’ meno, il 10,5% su base annua, o 500 euro al mese. D’altro canto, DB e altri operatori pubblici propongono un aumento di 2.500 euro l’anno. Che però è inferiore a quanto mangiato dall’inflazione l’anno scorso, quando si attestava intorno al 7%. Esponenti di ADV hanno reso noto esplicitamente che lo sciopero è influenzato dalle violente proteste viste in queste settimane in Francia. Per questo si è scelto di non cercare subito la mediazione al tavolo delle trattative, come da tradizione teutonica. Decisione che è stata definita «irresponsabile» dal Martin Seiler, direttore del personale di DB.

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