Stop alla carne sintetica, l’annuncio di Lollobrigida: «Siamo i primi al mondo, così tuteliamo la salute e le nostre tradizioni» – Il video
Tra le tante norme alle quali il consiglio dei ministri riunitosi oggi, 28 marzo, ha dato il via libera, ce n’è una a cui il governo Meloni ha voluto dare particolare visibilità: lo stop alla produzione e alla vendita nel nostro Paese di cibi sintetici, come le “nuove” carni prodotte in laboratorio da cellule animali. Terminata la riunione del governo, sono scesi infatti in sala stampa ad illustrare ai giornalisti quanto deciso soltanto i ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (cognato e fedelissimo della premier Giorgia Meloni) e quello della Salute Orazio Schillaci. Con un focus ben chiaro: la nuova crociata dell’esecutivo a tutela dei consumatori e del “sano mangiare” italico. «L’Italia è la prima nazione al mondo a dire no al cibo sintetici e alla cosiddetta carne sintetica: i prodotti di laboratorio non garantiscono a nostro avviso qualità né benessere, né – lo diciamo con orgoglio – la tutela della nostra cultura e della nostra tradizione», ha detto Lollobrigida illustrando la norma, che prevede il divieto di produzione, commercializzazione e importazione di alimenti e mangimi sintetici. «Nessun atteggiamento persecutorio», ha precisato il ministro, ma sarà compito dei carabinieri «attenzionare violazioni ed eventuali disapplicazioni di quest’intervento normativo che tutela la salute, la nostra produzione, l’ambiente e il nostro modo di vivere di cui siamo orgogliosi». Previste sanzioni in caso di mancato rispetto dei divieti dai 10 a 60mila euro, oltre al sequestro del materiale “proibito”. Quella varata oggi dal governo sarà «una legge all’avanguardia per un mondo che resti civile e in linea con quello che è stato lo sviluppo dell’umanità», ha esultato Lollobrigida, secondo il quale la norma previene in particolare rischi di «ingiustizia sociale, in una società in cui i ricchi mangiano bene ed i poveri no», oltre che di disoccupazione. Anche Schillaci ha esaltato i meriti del provvedimento: in mancanza di elementi scientifici sul consumo di alimenti sintetici, ha detto il ministro, s’interviene per «garantire la massima tutela della salute dei cittadini e preservare il nostro patrimonio agroalimentare». Guai a toccare la dieta mediterranea, ha messo in guardia Schillaci, «che io amo definire italiana: apporta in maniera sana e bilanciata tutti i nutrienti necessari».
Prossima fermata Verona
Se sugli altri provvedimenti adottati dal Cdm Lollobrigida e Schillaci hanno dribblato le domande dei giornalisti, rinviando agli approfondimenti degli altri «colleghi ministri», i due esponenti del governo hanno voluto invece anticipare – sempre in tema di tutela del patrimonio agroalimentare / made in Italy – l’iniziativa che sarà presentata la prossima settimana a Verona, in occasione del Vinitaly: la controffensiva dell’Italia contro la legge irlandese che prevede l’etichettatura delle bevande alcoliche, incluso il vino. «Abbiamo attivato tutte le misure del caso contro l’iniziativa dell’Irlanda che prefigura una violazione dei Trattati europei», ha detto Lollobrigida, che ha riferito di essere in stretto contatto con i suoi omologhi di altri Paesi interessati, a partire da Francia e Spagna, per mettere a punto le contromosse. «A Vinitaly presenteremo tutti questi aspetti, che riguardano un elemento presente sulla tavola di centinaia di milioni di persone da secoli». Anche con un espediente altamente simbolico, ha annunciato Lollobrigida: «Grazie alla collaborazione del ministro Sanguliano, a Verona esporremo due opere d’arte iconiche dedicate al vino: Il Bacco di Caravaggio e Il piccolo Bacco di Guido da Reni». Ad un accenno di dialogo con Dublino ha fatto invece riferimento Schillaci: «Ho parlato con il ministro della Salute irlandese – ha riferito -: in Irlanda hanno un grave problema di alcolismo specie nella fasce giovanili, ma questo riguarda soprattutto superalcolici e altre tipologie di alcol. Qui invece parliamo di un prodotto (il vino, ndr) con riconosciuti effetti benefici».
Feeling perfetto Coldiretti-governo
Alle iniziative approvate dall’esecutivo è arrivato immediato il plauso di Coldiretti, l’associazione che rappresenta gli agricoltori italiani. «Siamo decisamente soddisfatti: è un grande risultato per l’Italia, che è il primo Paese a livello mondiale a vietare i cibi sintetici, non solo la produzione ma anche la commercializzazione», ha sottolineato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, parlando a margine del flash mob organizzato dall’associazione davanti a Palazzo Chigi in occasione dell’esame del provvedimento. Gli attivisti di Coldiretti hanno prima applaudito il ministro Lollobrigida al suo passaggio, poi intercettato la stessa Giorgia Meloni. Che si è fermata a condividere la soddisfazione per il disegno di legge varato. «Non potevamo che festeggiare con i nostri agricoltori un provvedimento che pone l’Italia all’avanguardia, sul tema non solo della difesa dell’eccellenza, materia per noi particolarmente importante, ma anche sul tema della difesa dei consumatori», ha detto la premier all’uscita da Chigi.
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