Etichette sul vino, l’Irlanda conferma: «Soddisfatti del sostegno Ue, procederemo». Il contro-piano di Italia, Francia e Spagna – Il video

Fonti diplomatiche di Dublino ribadiscono l’intenzione di adottare la legislazione. A Bruxelles il ministro Lollobrigida illustra la contrarietà dell’Italia

Nessun passo indietro: anzi. Il governo irlandese intende tirare dritto sulla regolamentazione che prevedrà etichette di avvertenza di rischio per la salute sulle bottiglie di bevande alcolici, incluso il vino. Lo hanno confermato oggi, 30 gennaio, fonti diplomatiche di Dublino all’agenzia Ansa. La strada intrapresa, hanno infatti spiegato, «segue una legislazione nazionale del 2018 che ha anticipato la presa di posizione molto positiva della Commissione Ue su una misura analoga nel Piano per battere il cancro». Per il governo irlandese il silenzio-assenso da parte di Bruxelles «rappresenta un altro importante passo per adottare queste norme». L’intenzione pertanto è e resta quella di procedere con l’adozione della regolamentazione che introdurrà il nuovo obbligo di indicazione di rischi per la salute – simile a quelle che si trovano sui pacchetti di sigarette – sulle bottiglie di bevande alcoliche, compresi birra e vino. «Non abbiamo ancora date precise, ma il governo ci sta lavorando e andremo avanti», hanno precisato le fonti.


Il muro dell’Italia

Impegnato a Bruxelles al Consiglio Ue dell’agricoltura, il ministro Francesco Lollobrigida ha ribadito la contrarietà dell’Italia, ma anche di altri Paesi del Sud Europa, al progetto di legge, che pure resta al momento “confinato” all’Irlanda. «Ho parlato con i ministri di Spagna e Francia e abbiamo predisposto un documento comune che verrà sottoscritto anche da altre nazioni», ha annunciato Lollobrigida, riferendo di contatti in corso in particolare con i governi greco e portoghese – tutti Paesi produttori ed esportatori di vino. A margine del vertice, Lollobrigida ha incontrato anche l’omologo irlandese Charlie McConalogue, al quale ha riferito di aver illustrato la posizione del governo italiano: quella cioè a favore di «un sistema di informazione corretto che spieghi che gli eccessi di alcol, come gli eccessi di qualsiasi altra cosa, portano danni, ma che non deve diventare uno stigma per alcuni prodotti che assunti in maniera moderata possono invece essere fattori di benessere: per noi il vino è proprio questo».


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