Daniele Carlomosti: la storia della comparsa del cinema che si è trasformato in un boss della droga

Secondo l’ordinanza che lo ha portato in carcere avrebbe torturato un suo debitore

Daniele Carlomosti, 44 anni, compare a vario titolo in quasi tutte le inchieste sulla criminalità organizzata in città. Ha avuto rapporti con Fabrizio Piscitelli in arte Diabolik e con Alessandro Corvesi, a sua volta legato al boss albanese Elvis Demce. Carlomosti, racconta l’edizione romana del Corriere, compare anche nelle indagini sul giro di droga nel quale era coinvolto Francesco Vitale, il pr barese morto alla Magliana. Ma è stato anche una comparsa in pellicole di successo come Romanzo Criminale, Come un gatto in tangenziale e Gangs of New York. Con tanto di selfie con Claudio Amendola, Christian De Sica, Alessandro Gassman, Tom Hanks. Ma nel suo curriculum non c’è solo il cinema. Dopo aver chiesto il permesso a Michele Senese infatti Carlomosti ha torturato per cinque ore un suo debitore con armi, pinze e trapano. Lo ha fatto in un appartamento allestito con teli di plastica sul pavimento per fermare i fiotti di sangue. Per questo ed altri episodi la procura di Roma ha chiesto un totale di 145 anni di carcere per i 13 affiliati dell’associazione a delinquere. Nell’ordinanza di arresto dello scorso maggio Carlomosti compare a vario titolo come componente di molti gruppi mafiosi di Roma. Il pubblico ministero Edoardo De Santis contesta agli imputati l’aggravante del metodo mafioso. E ha chiesto otto anni di carcere anche per sua moglie Romina Faloci.


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