Bergamo, calci e pugni durante la partita al dirigente malato di Sla. L’ex calciatore Stefano Turchi: «Sono distrutto moralmente»

Il 54enne, protagonista in Serie A dell’Ancona nel 1991, è stato aggredito dal padre di un giocatore della squadra avversaria

Grave episodio di violenza durante un match di calcio giovanile nella Bergamasca. Il dirigente sportivo del settore giovanile del Brusaporto, Stefano Turchi, malato di Sla e sulla sedia rotelle, è stato aggredito durante una lite dal genitore di un calciatore della squadra avversaria durante la partita di calcio Allievi Élite under 17 ad Albano Sant’Alessandro, dove domenica scorsa sono scesi in campo il Brusaporto e Uesse Sarnico. Secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo, al termine della partita – come riportato nella denuncia presentata ai carabinieri dallo stesso Turchi – il genitori di uno dei ragazzi dell’Uesse Sarnico ha aggredito con calci e pugni l’ex giocatore, 54 anni, pistoiese. Stefano Turchi, protagonista in Serie A dell’Ancona nel 1991, è stato medicato all’ospedale di Seriate e curato dopo la diagnosi di un trauma cranico rilevato dalla Tac. Il 54enne ha scoperto nel 2007 di avere la sclerosi laterale amiotrofica e a causa delle difficoltà a camminare ora si muove su una sedia a rotelle. «Così non si fa calcio, sono distrutto moralmente – commenta Turchi -. Sono anche spaventato al pensiero che una persona come me che ama il calcio e che si trova in condizione di non potersi difendere può diventare vittima di una tragedia. Sto pensando di abbandonare tutto, di farmi indietro, nonostante tutta la mia vita sia stata dedicata al calcio», ha concluso. Le società si sono dissociate da quanto accaduto.


La dinamica

Stefano Turchi, secondo la ricostruzione contenuta nella denuncia presentata ai carabinieri, era al campo di calcio di Albano Sant’Alessandro per seguire i suoi ragazzi Under 17, sorreggendosi a una rete nello spazio riservato alle società. Un giocatore dell’Uesse Sarnico si è sentito male e ha chiesto all’allenatore di essere sostituito. Stando a quanto si legge nella denuncia – spiega l’Ansa – il padre del ragazzo avrebbe poi preso l’auto e sarebbe entrato nell’area per prendere il figlio. Il ragazzo, però, dopo essersi ripreso, avrebbe deciso di restare, anche se in panchina. L’uomo, anziché portare fuori l’auto e prendere posto in tribuna, è rimasto a bordo campo e, con l’infiammarsi della partita, avrebbe cominciato ad agitarsi, a urlare e insultare chi era sul rettangolo di gioco. A quel punto l’ex giocatore ha tentato di calmarlo e l’uomo si è avventato contro Turchi, aggredendolo con calci e pugni. A bloccare l’aggressione sono intervenuti alcuni dirigenti del Brusaporto, tra i testimoni citati nella querela depositata ai carabinieri.


Foto di copertina: L’Eco di Bergamo | Stefano Turchi durante la consegna del Premio Sensi nel 2013

Leggi anche: