Famiglia Soumahoro, indagini chiuse per la moglie e la suocera del deputato: 2,17 milioni di euro sotto la lente

I soldi sarebbero stati versati da Karibu a Jambo Africa. Nel 2017 vengono contestate fatture irregolari emesse dal Consorzio Aid Italia

Il pubblico ministero di Latina Andrea D’Angeli ha chiuso le indagini nei confronti di Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo. La compagna e la suocera di Aboubakar Soumahoro sono indagate insieme ad altre quattro persone per la gestione della cooperativa Karibu e l’associazione Jambo Africa. La chiusura indagini, che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è datata 17 marzo. A Mukamitsindo, fa sapere La Verità, si contestano fatture per operazioni inesistenti tra 2015 e 2016 per 2,17 milioni di euro. I soldi sarebbero stati versati da Karibu a Jambo Africa. Nel 2017 vengono contestate fatture irregolari emesse dal Consorzio Aid Italia (anch’esso riconducibile alla famiglia della donna) per oltre 98 mila euro. Nel 2018 alla stessa ditta viene contestata una sovrafatturazione di circa 6 mila euro, mentre nel 2019 la Jambo Africa avrebbe emesso a favore della Karibu fatture per 55 mila euro. Per la difesa della compagna di Soumahoro, riportiamo qui la replica, «l’unica condotta che si contesta a Liliane Murekatete è quella di aver provocato un danno erariale di 13.368 euro, conseguente all’asserita violazione dell’obbligo di controllo della dichiarazione dei redditi presentata nel 2020 dalla Presidente della Karibu, e specificamente per non aver controllato che nella dichiarazione non fossero riportate fatture pagate alla Jambo Africa, onere di cui -secondo l’accusa- Liliane Murekatete era gravata, ma che la nostra linea difensiva contesta e in relazione alla quale in data odierna è stata depositata una memoria difensiva di 11 pagine». Inoltre, per i legali è «è falsa la notizia che alla signora Murekatete sarebbero stati sequestrati conti correnti per centinaia di migliaia di euro».


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