Tel Aviv, l’incredulità della famiglia dell’attentatore: «Forse ha solo perso il controllo dell’auto, non riusciamo a credere che sia stato davvero lui»

Il racconto della famiglia di Yosef Abu Jaber: «Se si dovesse accertare che l’ha fatto di proposito, condanniamo l’attacco»

«Abbiamo buoni rapporti con gli ebrei. Non sappiamo come abbia potuto pensare di fare una cosa del genere». Sono increduli i familiari di Yosef Abu Jaber, l’uomo che ieri ha travolto con la propria auto alcuni turisti sul lungomare di Tel Aviv, uccidendo il 35enne italiano Alessandro Parini e ferendo altre sette persone. Quando sono state diffuse le prime informazioni sull’identità dell’attentatore, la famiglia di Jaber ha pensato che si trattasse di uno sbaglio. Se lo avessero saputo prima, assicurano al quotidiano Ynet, lo avrebbero fatto arrestare: «Ci piacerebbe sentire che è una bugia, ma sfortunatamente è molto difficile». Yosef Abu Jaber, un arabo israeliano di 45 anni con sei figli e nessun precedente penale, è stato ucciso ieri sera da un agente di polizia accorso sul luogo dell’attentato. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe guidato la propria auto a tutta velocità sulla pista ciclabile e sul marciapiede di una zona turistica di Tel Aviv, travolgendo chiunque gli capitasse a tiro. Dopo essersi ribaltato sul prato, Jaber sarebbe sceso dal veicolo «con un oggetto simile ad una pistola», ha chiarito la polizia israeliana, salvo essere freddato da un agente.


La condanna del Partito arabo israeliano

Anche a diverse ore di distanza dalla sua morte, i familiari continuano a sperare in un colpo di scena nelle indagini. «Potrebbe essere stato un incidente d’auto, in cui Yosef ha perso il controllo per qualche motivo. Stiamo aspettando prove in merito. Se si scopre che ha effettuato l’attacco, condanniamo l’atto. Non riusciamo ancora a credere che sia successo», raccontano i familiari al quotidiano israeliano. Mansour Abbas, leader del partito arabo-israeliano Lista Araba Unita, ha condannato l’attacco. «Questa non è la via della società araba e dei cittadini arabi di Israele – ha scritto il parlamentare su Twitter -. La leadership araba, guidata da Ra’am e dal movimento islamico, non accetterà in alcun modo l’uso della violenza contro qualsiasi cittadino indipendentemente dalla religione, dalla razza o dalla nazionalità».


Foto: EPA/ABIR SULTAN

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