Il piccolo Enea ha già trovato una famiglia, la svolta dopo l’abbandono in ospedale a Milano

Nel giro di poche settimane, il piccolo sarà affidato a una «famiglia idonea» individuata dal Tribunale dei minori di Milano

Una famiglia pronta ad accogliere il piccolo Enea c’è già. Il piccolo di circa una settimana lasciato la mattina di Pasqua alla Culla per la vita del Policlinico di Milano sarà affidato dal tribunale dei minori di Milano a una «famiglia che si era già resa disponibile ed era stata valutata idonea per accogliere un bambino abbandonato», spiegano dall’ospedale milanese. Per il momento il bambino resterà alla clinica Mangiagalli, che da ieri 9 aprile lo sta accudendo con tutto il suo staff. «Resterà con noi il tempo tecnico necessario perché il Tribunale dei minori lo possa affidare a una famiglia idonea – ha detto il direttore della Neonatologia e della Terapia intensiva neonata del Policlinico, il prof. Fabio Mosca – Di solito bastano poche settimane». Già appena arrivato, il piccolo è apparso in condizioni di salute buone. Dopo un giorno di cure e attenzioni del personale della Mangiagalli, Enea «sta bene, è un bel bambino di circa una settimana di vita – ha aggiunto il prof. Mosca – ed è coccolato da medici e infermiere». La Culla per la vita del Policlinico di Milano si era attivata nella giornata di ieri, lunedì 10 aprile, per accogliere un bimbo di pochi giorni. Accanto lui era stata trovata una lettera, scritta come se a parlare fosse il bebè, ma firmata «mamma». «Ciao mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile», recitava la lettera. La struttura dell’Istituto lombardo è attiva da 16 anni. Quello di Enea è il terzo caso registrato. I primi due sono avvenuti nel 2012 e nel 2016: due bimbi maschi che sono stati chiamati rispettivamente Mario e Giovanni.


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