L’imam: «Sesso con la moglie? Solo se è ricca e bella». Poi il dietrofront

Lui si difende: «Le mie frasi sono state fraintese a causa di un’errata traduzione»

El Hadydy Elmottalib, imam del centro culturale Elwahda di Mestrino, ha le idee chiare su come dev’essere la perfetta moglie del musulmano. O forse no, è tutto un equivoco nato da un problema di traduzione. Il 18 marzo scorso a Masera nel Padovano l’imam ha detto che un fedele di Maometto può sposare una donna (e approcciarsi sessualmente a lei) solo per quattro ragioni. Ovvero se è ricca, o se la sua famiglia è importante, se è bella e se è religiosa. Ma lui si difende: «Le mie frasi sono state fraintese a causa di un’errata traduzione». Anzi, sarebbe stato proprio capovolto il significato delle sue parole. «Il corretto hadith del profeta parla della grande morale tra marito e moglie. La religione islamica è quella che rendeva la moglie in casa del marito come una principessa. Cucinare o servire non è un dovere. Ma non è proibito sposare una donna se è bella, ricca o di alto lignaggio».


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