Il caso del cameriere pestato dopo aver difeso una collega dagli insulti dei clienti: indagata una 26enne

La giovane è stata denunciata per lesioni, ma potrebbe essere anche accusata di falso. Gli agenti sono alla ricerca anche del fidanzato e degli altri membri della comitiva

Una giovane 26enne residente a Guidonia, in provincia di Roma, è stata identificata e denunciata per lesioni dopo il pestaggio di Cristian Sicuro, cameriere del Ristorante Maffei in piazza Erbe a Verona. Il cameriere, responsabile di sala del ristorante, è stato prima colpito all’occhio con un pugno da parte del fidanzato della 26enne e poi colpito da un centrotavola lanciato dalla giovane, che ha procurato un profondo taglio sotto l’occhio destro e un livido all’occhio del capo sala del ristorante. Dopo l’aggressione, il cameriere è stato portato al pronto soccorso a Borgo Trento e successivamente sottoposto a un’operazione al setto nasale in anestesia totale, con prognosi di 30 giorni, salvo complicazioni.


L’aggressione al caposala

Secondo quanto riferito dai dipendenti del ristorante «nessuno si sarebbe aspettato niente del genere: erano scene da far west». All’origine del tutto vi sarebbe stato il comportamento della comitiva, composta da 18 persone, che si è presentata nel ristorante veronese. Alcuni di loro hanno rivolto frasi sessiste a una cameriera. E così il caposala è intervenuto a difesa della collega, chiedendo al gruppo di calmarsi. Ma dopo la richiesta è scoppiato il caos, come spiegato da uno dei dipendenti del Ristorante Maffei: «Lui gli aveva solo chiesto di calmarsi e loro hanno iniziato a mettergli le mani addosso, gli hanno tirato due pugni». Il cameriere è finito a terra stordito dai pugni. Ma dopo essersi rialzato è stato colpito in pieno volto da un centrotavola lanciato dalla 26enne. E così i dipendenti del Maffei hanno chiesto l’intervento del 118 e della polizia.


Le indagini

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, che hanno incrociato le immagini dei video ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del locale e i post pubblicati sui social da alcuni membri della comitiva, è stato possibile identificare la giovane che ha lanciato il centrotavola. Ma le indagini proseguono. L’obiettivo della polizia è quello di identificare anche le altre persone e chi ha sferrato i pugni contro il caposala del ristorante. Al momento, alla 26enne di Guidonia è accusata di lesioni ma, secondo quanto riporta l’Arena, alla giovane potrebbe essere contestato anche il reato di falso, perché avrebbe detto agli agenti di non conoscere gli altri componenti della comitiva, incluso il fidanzato che ha sferrato il pugno. Al momento non si conoscono le identità di tutti i membri della comitiva, ma gli agenti stanno cercando di risalire all’identità dell’uomo (o dei due uomini) che hanno inizialmente preso a pugni il caposala del ristorante.

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