Orio, blitz contro il «tuffatore» di Venezia che aveva sfidato il sindaco sui social: mille euro di multa e denuncia

Il giovane appartiene al collettivo inglese di parkour “Phat”, che aveva rivendicato i video virali in cui si lanciavano dagli edifici della città

Il gruppo inglese di parkour “Phat“, nel rivendicare i tuffi e i pericolosi salti tra gli edifici di Venezia ripresi in alcuni video virali, si era vantato di aver «sfidato gli avvertimenti» del sindaco Luigi Brugnaro. Una strafottenza che adesso costa loro cara: la polizia ha infatti identificato grazie alle telecamere, e successivamente raggiunto, uno di loro. Si tratta del giovane spagnolo, membro del team Phat, che si era tuffato in un canale dal palazzo a San Pantalone. Nella sera del 20 aprile, racconta il Corriere della Sera, l’ha raggiunto a Orio, in arrivo dall’Inghilterra dove vive. E gli ha notificato mille euro di multa, Daspo da Venezia (per 48 ore) e denuncia per il reato di cagionato pericolo per la navigazione. A farlo stanare sono stati i biglietti aerei che lo davano in arrivo a Bergamo, da lui fotografati e poi pubblicati sui social.


Il blitz

Appena viste le immagini, è stato messo in atto un vero e proprio blitz frutto della collaborazione dei vigili di Venezia, polizia di frontiera, direzione dell’aeroporto, Ca’ Farsetti e amministrazione comunale di Bergamo. Il comandante della polizia locale Marco Agostini ha commentato: «In queste ultime settimane abbiamo costantemente monitorato gli spostamenti del “tuffatore” e alla prima occasione siamo riusciti a dimostrare che né Venezia né l’Italia si fanno prendere in giro da chi pensa di essere furbo e sfrutta il nostro territorio per mettersi in mostra. Qui non è così. E speriamo questo serva come avvertimento». Prima del tuffatore spagnolo, altre sanzioni erano già state notificate al veneziano che ha accompagnato i quattro protagonisti delle scorribande in laguna (tre inglesi e lo spagnolo) durante la loro permanenza in città.


Leggi anche: