Il governo Meloni si prepara al suo primo 25 aprile. Altare della Patria, Fosse Ardeatine, Cuneo: dove saranno tutti i ministri

Qualcuno ha scelto di passarlo in famiglia, qualcun altro di prender parte alle cerimonie ufficiali. Piantedosi sarà a Castelvetrano per manifestare contro la mafia

Il 25 aprile si avvicina, e mentre continuano a far discutere le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa – il quale ha dichiarato che nella Costituzione «non si parla di antifascismo» -, il governo Meloni si prepara ad affrontare la sua prima Festa della Liberazione. A cominciare dalla premier, che alle 9 sarà all’Altare della Patria per la deposizione di una corona d’alloro da parte del capo dello Stato Sergio Mattarella, in ricordo del 78esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il presidente della Repubblica sarà in visita ufficiale a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves, nel triangolo dell’orrore nazifascista e della Resistenza della provincia Granda. Insieme a lui, ci saranno i ministri di FdI della Difesa e del Tursmo, rispettivamente Guido Crosetto e Daniela Santanchè, ma anche il leghista Roberto Calderoli (Autonomie): «Andrò lì per stare con mia moglie», scherza. Al fianco di Meloni alla cerimonia romana sarà invece presente il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e anche Ignazio La Russa. Il presidente del Senato nel pomeriggio andrà poi a Praga per la conferenza dei presidenti dei parlamenti europei. Non sono da meno gli altri ministri, le cui agende risultano già (quasi tutte) piene: il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, per esempio, in mattinata raggiungerà le Fosse Ardeatine. Adolfo Urso, ministro delle Imprese di Fratelli d’Italia, sarà a Porta San Paolo con la comunità ebraica di Roma. Carlo Nordio, ministro della Giustizia di FdI, parteciperà alla commemorazione ufficiali a Treviso, sulle note della Passione secondo San Matteo di Bach. Si distingue il vicepremier leghista Matteo Salvini, il quale ha invece reso noto che lui la Liberazione la festeggerà in famiglia e lavorando, in giro per i paesini della Brianza a fare comizi. In famiglia anche i ministri della Salute Orazio Schillaci e dello Sport Andrea Abodi (FdI).


Ritorni a casa

Come loro, tanti altri celebreranno nella loro città: la ministra azzurra dell’Università Annamaria Bernini sarà a Bologna, mentre Giuseppe Valditara, a capo del dicastero per l’Istruzione, sarà a Milano. Raffaele Fitto, ministro delle Politiche Europee a Lecce. Elisabetta Casellati, titolare azzurra delle Riforme, a Padova. Il leghista Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, sarà a Varese. Mentre la ministra FdI della Famiglia, Eugenia Roccella, è attesa a Pescara. Il ministro del Mare, Nello Musumeci, FdI, porterà un fiore «ai caduti angloamericani, tedeschi e italiani» nei cimiteri militari di Catania. Rimangono, infine, alcune incognite. Non si sa dove si troverà il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, per esempio. Il ministro azzurro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, di Moncalieri, rimarrà in Piemonte, ma deve ancora decidere quale dei molti inviti ricevuti accettare. Anche la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone non ha ancora avuto tempo di organizzarsi, essendo di rientro dal G7 in Giappone. Così come il ministro FdI dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si prepara invece a un 25 aprile particolare: si recherà a Castelvetrano, in Sicilia, nella terra di Matteo Messina Denaro. Lì, parteciperà alla manifestazione «Memoria Nostra», organizzata dal sindaco M5S Enzo Alfano per rappresentare alla «giornata di liberazione» della città dall’incubo del capo mafioso. In una teca sarà esposta l’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone, in memoria dell’attentato di Capaci.


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