Recovery M5s: risolto il problema Di Maio, la Camera scende in campo per trovare un posto a Bonafede

Persa la poltrona, all’ex Guardasigilli è stato impedito per un anno di riprendersi il suo vecchio studio da avvocato

Tra i favoriti per il ruolo di membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa ci sarebbe l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che il Movimento 5 stelle non ha ricandidato alle scorse legislative per il vincolo del doppio mandato e che ora punterebbe a far eleggere. Oggi, giovedì 27 aprile, è infatti prevista alla Camera la votazione «mediante scheda» di due membri che siederanno nel Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. Incarico, questo, che venne assegnato a Giuseppe Conte nel 2013 su indicazione del M5s e, in particolare, dallo stesso Bonafede. L’ex ministro della Giustizia nei governi Conte I e II, persa la poltrona, un po’ punito è stato: l’Antitrust gli ha infatti impedito per un anno di riprendersi il suo vecchio studio da avvocato. «In considerazione di quanto sopra, si rappresenta che la S.V., per dodici mesi dal termine dell’incarico di governo, non potrà esercitare l’attività di avvocato nei confronti di enti di diritto pubblico, anche economici, e di società aventi fini di lucro, qualora tali soggetti svolgano la propria attività prevalente in settori connessi con le funzioni istituzionali del Ministero della giustizia, così come disciplinate dalla normativa vigente», si legge nel parere post-carica. Ma ora sembra che la Camera sia pronta a scendere in campo, trovando un posto all’ex ministro Bonafede.


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