ChatGPT torna disponibile in Italia, accolte le richieste del Garante della Privacy

OpenAI dà nuovamente il benvenuto agli utenti italiani, dopo aver adeguato la piattaforma alle prime prescrizioni urgenti richieste dal Garante

«Welcome back, Italy!». È il messaggio di benvenuto agli utenti italiani con cui ChatGPT annuncia di essere tornato disponibile e usufruibile in Italia. Il Garante della Privacy e l’azienda sviluppatrice statunitense OpenAI avrebbero quindi trovato un accordo in materia di tutela dei dati e di verifica dell’età degli utenti, dopo lo stop dello scorso marzo. L’autorità italiana aveva oscurato ChatGPT, l’applicazione di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, finché non avesse assicurato il rispetto della disciplina della privacy, aprendo contestualmente un’istruttoria nei confronti di OpenAI. Nonostante le rassicurazioni dell’azienda statunitense, il Garante aveva posto un ultimatum entro il 30 aprile per adeguarsi agli standard richiesti, come esporre una chiara informativa per il trattamento dei dati personali, prevedere un sistema di filtro per gli Under13, permettere sia agli utenti che ai non utenti di escludere i propri dati personali dall’addestramento dell’algoritmo e dare la possibilità alle persone di correggere eventuali risposte errate sul proprio conto fornite dal chatbot.


Le misure introdotte

Il Garante della Privacy ha diffuso una nota in cui motiva la scelta di rendere nuovamente utilizzabile ChatGPT in Italia. «OpenAI, la società che gestisce ChatGPT, ha fatto pervenire una nota nella quale illustra le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell’Autorità contenute nel provvedimento dello scorso 11 aprile, spiegando di aver messo a disposizione degli utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, di aver modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l’esercizio dei loro diritti». E la società stessa ha chiarito di aver risolto le questioni sollevate dal Garante: «Continuiamo a offrire il nostro processo di risposta alle email e alle richieste di privacy via e-mail, nonché un nuovo modulo per gli utenti dell’Ue per esercitare il loro diritto di opporsi al nostro utilizzo dei dati personali per alimentare i nostri modelli. E uno strumento per verificare l’età degli utenti in Italia al momento della registrazione». Tra gli altri punti affrontati, «le nuove informazioni sul Centro assistenza e su come raccogliamo e utilizziamo i dati; maggiore visibilità della nostra Informativa sulla privacy sulla homepage di OpenAI e sulla pagina di accesso di ChatGPT. Maggiore visibilità del nostro modulo di disattivazione dei contenuti degli utenti negli articoli del Centro assistenza e nell’Informativa sulla privacy».


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