«Vi spiego la malattia del boss»: l’intervista all’esperto di tumore al colon nel podcast di Open su Matteo Messina Denaro – Il video

Il professor Bruno Annibale: cure speciali? Non esistono

La seconda puntata di Radici, il podcast di Open sulla storia di Matteo Messina Denaro, inizia con un’intervista al professor Bruno Annibale, professore ordinario all’università La Sapienza e presidente della Società italiana di gastroenterologia ed endoscopia digestiva. Annibale racconta la malattia che ha colpito il Boss: il tumore al colon. I primi sintomi che probabilmente si sono manifestati sono «un sanguinamento o una difficoltà di evacuazione. Cioè una stipsi improvvisa. È un sintomo subdolo che magari viene sottovalutato. Non credo che ci sia una grande attenzione, questo è frutto di una sottovalutazione di questi sintomi: quello che penso sia accaduto con Messina Denaro, perché si tratta di una lesione allo stadio avanzato. I sintomi ce li aveva da tempo». Il podcast si può ascoltare gratuitamente su Spotify o su Audible. Il titolo della seconda puntata è “Metastasi“.


Il professore poi parla del fatto che l’Ultimo dei Corleonesi ha usufruito del Servizio Sanitario Nazionale: «Sorprende che persone con facilità economiche significative come lui abbiano fatto questo percorso. Evidentemente c’erano altri elementi che l’hanno facilitato». Inoltre, in merito alla richiesta che Messina Denaro ha fatto quando è arrivato al carcere dell’Aquila ovvero “cure speciali” per il cancro che “ci sono solo in Israele”, commenta così: «A me non risulta. Dottor Google è una iattura, perché spesso vengono spacciate per pratiche cliniche attive cose che sono potenziali. Le “cure speciali” si possono avere solo negli ospedali oncologici, nei centri oncologici anche all’estero, che pubblicano lavori, fanno trial clinici, chi sperimenta terapia personalizzate sul tumore e che saranno in pratica clinica tra qualche anno. Chi fa il trial ne beneficia. Ritengo che Messina Denaro sia vittima della mala informazione che circola su internet». L’intera intervista è presente nella seconda puntata del podcast.


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