Il doppio affondo di Conte in piazza e in tv: «Altro che spoil system, questo governo è bulimico di nomine»

L’ira del leader del M5s sulle scelte dell’esecutivo Meloni, in particolare per il siluramento dei vertici di Inps e Inail

«Io in accordo con Meloni sulle nomine? Di che cosa stiamo parlando? Se ci sono dei passaggi, pensiamo agli uffici di presidenza di Camera e Senato, in cui delle rappresentanze spettano di diritto anche all’opposizione, il M5s deve esserci e ha diritto a essere rappresentato». A dirlo è Giuseppe Conte, ospite della trasmissione Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, smentendo le voci di un presunto “inciucio” tra il leader dei pentastellati e la maggioranza nel valzer delle nomine. E il leader pentastellato ha aggiunto: «È sempre successo e sempre succederà. Siccome è necessaria la maggioranza assoluta, che è in mano alle forze di governo, affinché ci sia anche la rappresentanza delle opposizioni sono necessari anche voti della maggioranza». Poi l’ex premier rivolta la frittata: «Ma perché quando il Pd fa queste cose non dite nulla? È un inciucio questo? Stiamo parlando di organi di garanzia. Ci sono state le partecipate e a differenza di qualcun altro, noi non abbiamo designato nessun nominativo nei Cda che sono di competenza del governo. A noi non interessa nessun predellino. Ma se si nominano gli uffici di presidenza di Camera e Senato, se si nominano membri laici e organi di autogoverno, l’opposizione ci deve essere: c’è sempre stata e sempre ci dovrà essere».


Conte: «Governo bulimico sulle nomine, create norme contra personam»

Nelle scorse ore, a margine di un comizio elettorale ad Ancona, Conte aveva dichiarato che il governo Meloni «non sembra sia in difficoltà sulle nomine, quanto che esprima una bulimia di nomine assolutamente censurabile». Secondo l’ex premier, l’attuale governo «sta andando oltre lo spoil system». In tv Conte ha poi rincarato la dose: «Il sistema dello spoil system è un sistema anche corretto: quando un governo si insedia ci sono alcuni incarichi pubblici che debbono avere una consonanza con il governo di turno. Però – ha proseguito Conte – qui si sta andando assolutamente oltre. Dopo la stagione disastrosa berlusconismo con leggi ad personam, qui si stanno introducendo leggi contra personam». E il leader pentastellato aggiunge: «Anche quegli incarichi che dovrebbero esser sottratti allo spoil system, parliamo dell’Inps e dell’Inail, sono invece volgarmente aggrediti con delle norme ad hoc, norme contra personam». Il riferimento è al commissariamento dei due enti deciso dall’esecutivo nel Cdm del 4 maggio, con l’approvazione di una norma che cambia l’assetto della governance dei due istituti, eliminando la figura del vicepresidente, e che prevede che il direttore generale dell’ente venga nominato dal Cda su proposta del presidente, con un mandato quadriennale, così come quello dello stesso consiglio di amministrazione. Con questa norma, di fatto, sono stati praticamente azzerati seduta stante i Cda dei due istituti, così come sono stati sollevati dall’incarico dirigenziale il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico e quello dell’Inail, Franco Bettoni. E Conte conclude: «Siamo al di là dello spoil system perché alcuni incarichi pubblici, soprattutto se svolti bene, dovrebbero essere presidiati nella loro autonomia: questo governo è bulimico».


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