Elon Musk, grandi pulizie su Twitter: perché i follower potrebbero diminuire

Già nascono i dubbi su cosa accadrà agli account degli utenti morti. C’è chi vorrebbe tenerli come memoriali

Twitter ha iniziato l’eliminazione degli «account inattivi da anni». Ad annunciarlo è stato il proprietario del social Elon Musk, sulla stessa piattaforma, avvisando gli utenti che l’operazione potrebbe portare ad un calo nel numero di follower, ribadendo che i profili che verranno cancellati – recuperando così i rispettivi username, che torneranno disponibili – sono solo quelli a cui i proprietari non hanno fatto accesso da anni. Questa stessa definizione è presente nel regolamento di Twitter, devo però si consiglia a chi è presente sul social di postare almeno un tweet ogni sei mesi. Sotto l’annuncio di Musk sono già numerosi i commenti di chi si interroga sul destino degli account appartenuti a persone morte.


Cosa fare con i profili degli utenti morti?

Tra questi anche quello del kickboxer Andrew Tate, divenuto noto ai più per la sua bagarre con Greta Thunberg e il successivo ma non correlato arresto con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. «Ottima idea. Ma mio padre è morto e io leggo quotidianamente il suo profilo», scrive il kickboxer ora ai domiciliari in Romania. Un altro utente suggerisce a Musk di adottare la stessa policy di Meta, con la quale gli account memoriali diventano un posto per riunirsi per amici e familiari che possono così condividere i ricordi di chi non c’è più. Ad ogni modo, già in passato il patron di Twitter aveva espresso la volontà di liberare alcuni username, che ad un certo punto, ha anche considerato di vendere anziché assegnare gratuitamente.


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