Un orso devasta un’auto in un parcheggio in Alto Adige: la conferma dal Dna. Bolzano ci riprova: «Abbattiamo gli animali problematici»

Nella provincia autonoma di Bolzano torna ad accendersi il dibattito sulla gestione degli animali selvatici, con i partiti intenzionati a riproporre una legge per abbattere orsi e lupi

Sono evidenti i graffi lasciati dagli artigli dell’orso che ieri sera ha danneggiato un auto nei pressi di una azienda agricola, il maso Oberberglerhof, a Novale di Fiè (BZ), alle pedici del monte Sciliar. Le zampate dell’animale erano probabilmente i tentativi di stanare una preda. Un animale che si era rifugiato sotto l’auto o nel vano motore. L’ufficio caccia e pesca del comune in provincia di Bolzano ha raccolto il Dna dell’orso e procederà alla sua identificazione. «La politica ha creato le condizioni per la diffusione indiscriminata di lupi e orsi e ora la politica dovrebbe anche trovare una soluzione», accusa la consigliera provinciale Freiheitlichen Ulli Mair nelle stesse ore in cui il consigliere Josef Noggler (Svp) deposita un disegno di legge che punta a consentire l’abbattimento degli esemplari di lupo e orso considerati problematici.


Rai Tagesschau | Il parabrezza dell’auto danneggiata da un orso a Novale di Fiè in provincia di Bolzano

La proposta di legge per abbattere lupi e orsi

Un testo che sostituirebbe quello di cui l’Alto Adige già dispone, ma che non è mai entrato in vigore per la mancanza di un parere dell’Ispra, che sulla legge non si è mai espresso. Cresce il sentimento di insofferenza nei confronti di Roma considerata responsabile del problema che ora non viene risolto sufficientemente in fretta. Sensazione messa in parole dal sindaco di Fiè Othmar Stampfer, che si dice dispiaciuto: «La politica ha iniziato a muoversi troppo tardi, solo dopo i tragici fatti del Trentino», i cui territori sono troppo antropizzati per poter ospitare questi animali. Il primo cittadino cita poi l’esempio della Svezia, che «ha una densità di popolazione molto più bassa», ma «ha potuto introdurre un tetto
massimo di esemplari, perché non lo possiamo fare anche noi», si interroga il sindaco pensando anche ai danni subiti dagli allevatori. L’iniziativa trova l’appoggio di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. Ad incarnarlo è Marco Galateo, consigliere provinciale, che punta a «regolare la delicata materia riguardante la convivenza tra uomo e lupo».


Foto di copertina: Rai Tagesschau

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