Teo Mammucari, la sua verità sull’addio alle Iene e la lite: «Mi hanno detto che ero matto»

Il conduttore ha spiegato che adesso vuole focalizzarsi sul teatro per ritrovare il contatto con il suo pubblico

A distanza di qualche mese dall’addio improvviso di Teo Mammucari a Le Iene, l’ex conduttore del programma di Italia 1 ha rivelato le ragioni dietro l’abbandono. Lo ha fatto in un’intervista al quotidiano Libero, in cui ha spiegato: «Mi sono reso conto che stavo facendo da dieci anni i lanci e che stavo perdendo l’entusiasmo ed era ora, sia pure con molto dispiacere, di lasciare spazio a chi aveva più entusiasmo di me». Una scelta coraggiosa: «Ho lasciato Le Iene e mi hanno detto che ero matto – prosegue Mammucari -, in realtà avevo solo altre esigenze come quella di riprendere il racconto e il confronto col pubblico a teatro interrotto per vent’anni dalla televisione». Puntualizza infine: «Non si tratta assolutamente di un ripiego ma di una scelta artistica, fatta mentre in tv conducevo la più vista trasmissione di Italia 1 e Tu Si Que Vales su Canale 5». A teatro, spiega, c’è qualcosa di più della televisione: «La tv è il paese dei balocchi. La gente è pagata per battere le mani. Mi sono sempre chiesto ad esempio a cosa serva lo scaldapubblico. Ci penso io a scaldare il pubblico! A teatro invece pagano per venirti a vedere. Io non sono un teatrante che va a memoria ma faccio stand-up, quindi parto da una griglia, poi capisco sentendo le vibrazioni del pubblico. Ogni città dà una sua risposta. Sembra assurdo ma a Napoli ridono in un modo, in Sicilia in modo diverso e a Torino in maniera ancora differente. Queste sono le esperienze che mancano in tv dove c’è molta più finzione e io senza un pubblico vero fatico molto».


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