Emy Buono, la denuncia dell’influencer dopo la festa scudetto a Napoli: «Mi sono sentita stuprata…» – Il video

Lo sfogo della 22enne su TikTok che ha scatenato durissime reazioni

«Mi sono sentita stuprata». A qualche giorno dalla festa Scudetto per le vie di Napoli, Emy Buono – una delle protagoniste del programma Ti spedisco in convento – affida al suo profilo TikTok le riflessioni sui festeggiamenti per la vittoria del campionato da parte della squadra partenopea. Un momento che avrebbe dovuto essere di sola festa, ma che per la 22enne si è trasformato in motivo di angoscia e paura. «Sono stata abbastanza triste in questi giorni date tutte le critiche che ho ricevuto. Mi sono sentita stuprata. È vero che mi sono denudata ma non volevo dare il mio corpo in pasto alle persone. Mi è sembrato un po’ eccessivo che le persone mi hanno baciato e toccato il culo», scrive la 22enne sui suoi profili social. Il messaggio di Buono è chiaro: va bene l’euforia dei festeggiamenti, ma senza esagerare. «Una donna che si denuda non consegna il pass a un uomo per farsi stuprare», dice l’influencer nel video. Eppure, non tutti sembrano condividere la sua critica sui social. E, anzi, puntano il dito contro la scelta di Buono di svestirsi (quasi completamente) durante i festeggiamenti. «Anni e anni di femminismo buttati nel cesso…», scrive un utente. O anche: «Ecco, ha trovato un’altra scusa per spogliarsi» e «Normale che gli uomini ci trattino come carne da macello». Infine, l’invito a calibrare meglio le parole: «Attenzione ad usare la parola “stupro”, è ben altro! Per far strada nella vita non occorre denudarsi, nemmeno per uno scudetto». Accuse a cui l’influencer ha risposto punto per punto, pubblicando la definizione della Treccani della parola «stupro» e commentando: «Se mi tocchi senza che io te lo chieda significa violare, sforzare, violentare. Che sia chiaro!».


INSTAGRAM | L’influencer Emy Buono prova a dare la sua spiegazione sul perché ha usato il termine «stuprare»

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