L’omelia choc al funerale del barista ucciso: «Avrà rimorso chi ha sussurrato all’orecchio dell’assassino»

Il barista De Santis è stato ucciso a coltellate lo scorso fine settimana da Taulant Malaj, il panettiere 45enne convinto che la vittima fosse l’amante della moglie

Questa mattina, 13 maggio, sono stati celebrati i funerali di Massimo De Santis, il barista 51enne ucciso a coltellate lo scorso fine settimana da Taulant Malaj, il panettiere 45enne convinto che la vittima fosse l’amante della moglie. Il rito di stamane – che si è svolto nella chiesa del Divino Lavoratore di Torremaggiore, in provincia di Foggia – ha lasciato gli ascoltatori sorpresi. Durante l’omelia il parroco don Renato Borrelli ha, infatti, invocato «il silenzio su qualcosa di inesistente». Il riferimento è alla presunta relazione extraconiugale tra la vittima e la moglie di Taulant, Tefta Malaj. «Penso che chi avesse sussurrato all’orecchio dell’assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso», ha detto il prete. «La sete di sangue diventa furia omicida e cadono gli innocenti, vittime dei fantasmi deliranti che si agitano nella mente, convinta di guadagnare l’onore. Ma chi vuol guadagnare la sua vita la perde; solo chi sa rinunciare al suo io violento, orgoglioso e fallace la guadagna. Per sé e per chi gli sta attorno», ha proseguito. Presente alla celebrazione anche la mamma ultra 80enne di Massimo De Santis.


Il ricordo di Jessica: «Stroncata nella primavera della vita»

Nella furia omicida, il 51enne ha ucciso anche la figlia Jessica di 16 anni, che aveva tentato di difendere la madre. I funerali dell’adolescente si terranno lunedì 15 maggio. «Noi piangiamo la perdita di Massimo e Jessica, di appena 16 anni. Massimo, da tutti conosciuto e stimato, che tornava a casa sua dalla mamma nel cuore della notte come ogni giorno per permettere al fratello di aprire il bar fin dalle prime ore del mattino», dice ancora don Renato che si sofferma poi sulla morte della 16enne. «Jessica, stroncata nella primavera della vita quando tutto sembra sorridere nel cuore dei ragazzi. Non è stato così per lei. Con le amiche di scuola aveva frequentato fino a pochi mesi fa l’Oratorio san Sabino, partecipando alle varie attività che si svolgono in ogni gruppo di giovani, coltivando momenti di preghiera e riflessione».


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