La cocaina nascosta tra le banane a Gioia Tauro: la Guardia di Finanza sequestra 3 tonnellate di droga

La droga avrebbe potuto fruttare ai trafficanti un guadagno di oltre 800 milioni di euro

Un carico da quasi 3 tonnellate di cocaina purissima è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza nel porto di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. L’intelligence ha intercettato e smantellato una rete dedita al traffico internazionale di stupefacenti, analizzando le rotte commerciali che dal Sud America arrivano fino al Mar Nero, passando per lo scalo calabrese. Tra le centinaia di container in transito, i Finanzieri sono riusciti a individuarne due provenienti da Guayaquil, in Ecuador, e destinati ad arrivare in Armenia. Incrociando la documentazione a disposizione ed effettuando diversi controlli, grazie anche all’uso di banche dati sulle società coinvolte nell’operazione, gli agenti della Guardia di Finanza ha dato il via alle forze dell’ordine a procedere con l’ispezione e il sequestro.


I due box

I due box sequestrati, lunghi oltre 12 metri, contenevano apparentemente solo 78 tonnellate di banane. Ma grazie all’uso di scanner e dai cani delle unità cinofile si è arrivati alla scoperta di 2.734 kg di cocaina in perfetto stato di conservazione, che avrebbero fruttato ai trafficanti un introito di oltre 800 milioni di euro. Nell’operazione sono stati impiegati oltre 30 militari specializzati. Non si tratta della prima operazione in tal senso. Già nei giorni scorsi erano già stati individuati altri carichi di stupefacente, per un totale di 600 chili, nascosti con modalità sempre diverse in container in arrivo dall’America Latina. Dal gennaio 2021 a oggi, a Gioia Tauro, sono state sequestrate in tutto 37 tonnellate di cocaina.


I precedenti sequestri

Il maxi sequestro di oggi si aggiunge infatti a un’operazione avvenuta nei giorni scorsi, durante la quale sono stati sequestrati altri 600 kg di cocaina. La droga era stata nascosta in 6 container tra la merce presente sui container, in doppi fondi o, ancora, nelle intercapedini esterne dei box. «Le modalità di occultamento dello stupefacente si dimostrano spesso differenti e sempre in via di evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le metodologie operative – si legge in una nota delle Fiamme Gialle -. Con particolare riguardo al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nel porto di Gioia Tauro, da gennaio 2021 ad oggi, sono state intercettate e sequestrate complessivamente circa 37 tonnellate di cocaina».

La nota della GdF

«L’eccezionale risultato conseguito – si legge ancora in una nota stampa – è il frutto di un’attività di intelligence e di analisi costante delle rotte commerciali che dal Sud America giungono al Mar Nero, transitando dallo scalo calabrese. Gli approfondimenti sulla documentazione reperita e i controlli incrociati, effettuati mediante le banche dati, sulle società coinvolte nell’operazione hanno confermato le ipotesi investigative e la necessità di procedere all’ispezione dei due box refrigerati in cui era nascosta la cocaina. La cocaina è stata individuata dopo lunghe e complesse operazioni di ricerca, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione all’Ufficio dogane e delle unità cinofile della Guardia di Finanza, con il cane antidroga Joel. La sostanza stupefacente sequestrata, risultata di qualità purissima ed in perfetto stato di conservazione, avrebbe fruttato ai trafficanti un introito di oltre 800 milioni di euro».

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