Report al posto di Fazio? Ranucci avverte la Rai: «Non facciamo da “pezza”: qualcuno vuol metterci in difficoltà»

Il conduttore di Report nega di aver finora ricevuto comunicazioni su un possibile spostamento della sua trasmissione alla domenica sera su Rai3. E mette in guardia chi in Rai vorrebbe metterlo in «condizioni difficili», dopo i successi di Fazio in quella fascia oraria

Tra le tante ipotesi che circolano su chi possa sostituire Che tempo che fa dopo l’addio di Fabio Fazio dalla Rai c’è anche quella di uno spostamento di Report, che passerebbe così dal lunedì sera alla domenica su Raitre. Un’ipotesi che non ha entusiasmato il conduttore del programma Sigfrido Ranuncci, che a Un giorno da pecora su Radio1 ha messo in chiaro innanzitutto di non aver saputo ancora niente da nessuno. «L’unica cosa che posso immaginare conoscendo l’azienda, e che quando ti trovi all’ultimo momento, conoscendo le scadenze che ci sono è che qualcuno possa aver immaginato un modo per “metterci una pezza”. Chi deve deciderà, lo farà e non con troppa calma, visto che i tempi sono stretti».


Le «condizioni difficili» la domenica sera su Rai3

Quel che chiede Ranucci però è almeno un po’ di rispetto da parte di viale Mazzini nei confronti del suo programma, temendo che dietro la decisione di piazzare Report in una fascia oraria che fino a quel momento aveva portato grandi ascolti per la rete possa essere un modo per mettere in difficoltà il suo programma, che rischia di non ripetere i successi di Fazio: «Premetto una cosa: sono un dipendente, sono dell’azienda e faccio quello che mi viene chiesto nel miglior modo possibile. Ma con delle garanzie. Bisogna portare rispetto a Report e alla sua storia, se qualcuno vuole strumentalizzare sbaglia, se qualcuno vuole mettere in difficoltà la trasmissione, spostandolo in condizioni difficili, sbaglia». L’eventuale spostamento per Ranucci non sarebbe «né una promozione né un ridimensionamento, anche perché pensare di spostare Report per danneggiarlo è come il marito che si taglia gli zebedei per fare un dispetto alla moglie: Report non è di Ranucci, né di chi amministra oggi ieri o domani la Rai ma del pubblico che paga il canone».


Il totonomi

A proposito poi delle polemiche e il totonomi dopo il mancato rinnovo del contratto di Fazio con la Rai, Rannucci commenta: «Parlo da dipendente Rai: l’addio di Fazio, autore straordinario, per me è una perdita. Trovo bruttissime, antipatiche e ingiuste tutte le polemiche di questi giorni sui suoi compensi, anche perché leggo di nomi che dovrebbero sbarcare in Rai, di persone che hanno scritto delle cialtronerie sull’azienda, sui suoi dipendenti, su Report e sul sottoscritto. Come dirigente Rai non li vorrei mai vedere nei nostri corridoi. Queste persone poi non è che verrebbero gratis – aggiunge il conduttore di Report – ecco, vorrei che come entrassero si facesse luce sui loro compensi. La vera rivoluzione non sarebbe il cambiamento della narrazione ma quella di portare giornalisti indipendenti».

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