Juventus verso un nuovo processo sportivo, società deferita per la manovra stipendi: «Non fu leale»

Il nuovo procedimento inizierà a giugno, mentre è attesa per lunedì la decisione della Corte federale d’appello sulla rimodulazione della penalizzazione per il caso plusvalenze

A carico della Juventus ci sarà un altro processo della giustizia sportiva, dopo che la procura della Figc ha deciso di deferire i bianconeri per la cosiddetta manovra stipendi. Secondo l’Ansa, alla Juve viene contestata la violazione dell’articolo 4.1 sulla lealtà sportiva. Questo nuovo procedimento è previsto per giugno, mentre è atteso per lunedì prossimo il verdetto della Corte federale d’appello della Figc sulla rimodulazione della penalizzazione per il caso plusvalenze, dopo la decisione del Collegio di garanzia del Coni. Il nuovo processo si basa sempre sulle indagini della procura di Torino nell’inchiesta Prisma e riguarda gli accordo durante la pandemia tra la Juventus e i giocatori, che ufficialmente avrebbero rinunciato a quattro mensilità, permettendo quindi alla società di risparmiare circa 90 milioni di euro. Stando a quanto scoperto invece dagli inquirenti torinesi, i giocatori avrebbero in realtà rinunciato a una sola mensilità. Il gruppo squadra aveva firmato un accordo riservato, con l’invito di non farne cenno nelle interviste, secondo cui tre delle quattro mensilità sarebbero rientrate con un bonus da riscuotere in aggiunta alle successive mensilità.


I quattro filoni di indagine

Nelle 72 pagine del provvedimento di deferimento, la procura Figc parla di quattro filoni di indagine a carico della Juventus e dei suoi ex dirigenti. Oltre alle manovre stipendi per due stagioni e ai rapporti con i procuratori dei giocatori, i bianconeri sono anche stati deferiti per la partnership con «accordi confidenziali» con sei club: Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari. La procura federale sostiene che la Juve ha portato avanti trattative di giocatori senza depositare i contratti in Lega, oppure depositando documenti diversi da quelli reali. Le indagini ancora in corso dovranno valutare le posizioni delle sei società coinvolte.


Il codice di Giustizia sportiva Figc

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