Non risulta alcuna nube radioattiva in Europa a seguito della distruzione di armi all’uranio impoverito in Ucraina

Voci riguardo un pericolo radioattivo a seguito del bombardamento di Khmelnytskyi sono state ampiamente smentite

Secondo il capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev, a seguito di un bombardamento di un deposito a Khmelnytskyi contenente missili all’uranio impoverito forniti dall’occidente, una “nube radioattiva” proveniente dall’Ucraina si starebbe dirigendo verso l’Europa. La notizia di una presunta contaminazione radioattiva circola da qualche giorno sui social, diffondendo grafici di enti europei, condividendo un presunto comunicato del Ministero della Salute ucraino e sostenendo un esaurimento delle scorte di iodio nelle regioni ucraine colpite. Di fatto, nessun allarme è stato lanciato dalle autorità ucraine e dai Paesi vicini coinvolti nel comunicato russo.

Per chi ha fretta

  • Le autorità ucraine smentiscono la presenza di missili o ordigni contenenti uranio impoverito nei luoghi colpiti dal bombardamento.
  • Nessuna autorità ucraina ha dichiarato un aumento delle radiazioni a seguito del bombardamento, così come non risultano volantini per mettere in guardia la cittadinanza locale.
  • Le analisi condotte dagli esperti non hanno rilevato un aumento delle radiazioni a Khmelnytskyi.
  • Le autorità polacche e slovacche hanno smentito le voci di un presunto innalzamento dei valori nei loro territori.
  • L’unica fonte a sostenere queste voci sono quelle russe, senza alcuna prova.

Analisi

Oltre alle parole del russo Nikolai Patrushev, circola la foto di una carta intestata attribuita al Ministero della Salute ucraino sul pericolo di contaminazione da radiazioni a Khmelnytskyi:

Non si trova alcun riscontro di tale comunicato o di riferimenti in tal senso dai siti e dagli account istituzionali del Ministero, della “Protezione civile” ucraina o del Centro della Sanità pubblica (i rispettivi loghi sono riportati nella parte superiore del foglio stampato). Già in passato venivano mostrati presunti volantini attribuiti alle autorità tedesche e ucraine in una stessa e identica bacheca, dimostrando che erano stati creati e fotografati nello stesso posto dalla propaganda filorussa. Questo ultimo documento, l’unico circolante online, sembra essere la conseguente evoluzione di questo genere di comunicazione.

Le smentite dall’Ucraina

Il 18 maggio 2023, il Ministero dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina pubblica un articolo sulle analisi effettuate a Khmelnytskyi a seguito delle accuse rivolte dai canali filorussi di una fuga radioattiva. Il presunto bombardamento di un deposito contenente missili all’uranio impoverito sarebbe avvenuto tra il 13 e il 14 maggio 2023, subito smentito dalle autorità locali e nazionali. Oltre alla smentita del consiglio comunale di Khmelnytskyi su un presunto pericolo radiazioni, gli scienziati dell’università locale avevano effettuato delle analisi sul territorio senza riscontrare pericoli per la popolazione. Lo stesso parere è stato fornito dal Centro regionale per il controllo e la prevenzione delle malattie di Khmelnytskyi.

Come riportato dai colleghi di Voxucraine, non risultano carenze di iodio nelle farmacie di Khmelnytskyi: secondo le informazioni fornite dal portale Tabletki.ua, risulta disponibile. I colleghi riportano che, come spiegato dal Ministero della Salute ucraino, è possibile assumere una dose profilattica di ioduro di potassio solo dopo una nota ufficiale delle autorità, cosa che non è avvenuta.

I dati polacchi usati dai filorussi

Alcuni utenti filorussi, come Piotr Panasiuk, hanno condiviso il 15 maggio 2023 un grafico riguardo il monitoraggio dell’intensità della radiazione di alcuni isotopi al fine di sostenere un pericolo per la popolazione di Lublinie, cittadina polacca poco distante dal confine ucraino.

Gli stessi grafici sono stati poi utilizzati da canali russi per insinuare la possibilità che il grano proveniente dall’Ucraina possa risultare contaminato.

Come spiegato dai colleghi di Fakenews.pl, utilizzando lo stesso servizio di monitoraggio, erano stati rilevati altri picchi nei giorni precedenti al presunto bombardamento di un deposito contenente uranio impoverito in Ucraina. Il 17 maggio 2023 l’Agenzia Nazionale per l’Energia Atomica della Polonia pubblica un comunicato per smentire la diffusione di notizie false su un presunto pericolo di radiazioni in Polonia.

Le smentite dalla Slovacchia

Oltre la Polonia, anche la Slovacchia è stata tirata in ballo in quanto Paese confinante più vicino alla città ucraina di Khmelnytskyi. A seguito della diffusione di un presunto innalzamento delle radiazioni a seguito del bombardamento, i canali ufficiali della Polizia slovacca hanno diffuso un comunicato dove smentiscono le voci provenienti dalla Russia, riportando ai cittadini che non sono stati registrati aumenti di radiazioni e che non c’è niente di cui preoccuparsi.

Nel comunicato viene proposto un link diretto al sito dell”Istituto idrometeorologico slovacco (SHMU) dove vengono riportati i livelli di radiazioni gamma nell’aria, riscontrando che in nessun caso vengono rilevati aumenti tali da allarmare la popolazione.

In un comunicato pubblicato sui canali social ufficiali, i responsabili dello SHMU rispondono alle domande dei cittadini preoccupati dalla diffusione delle false notizie, smentendole del tutto. Citano, inoltre, i dati forniti dal sistema dell’EUropean Radiological Data Exchange Platform (EURDEP) indicando che i valori rilevati sono nella norma.

La diffusione social in Italia

Sia il presunto volantino attribuito alle autorità ucraine e i grafici polacchi sono stati condivisi anche via Facebook in Italia, come possiamo vedere dal seguente post:

NUBE RADIOATTIVA SI SPOSTA IN EUROPA, IN SEGUITO ALLA DISTRUZIONE DEI PROIETTILI ALL’URANIO IMPOVERITO

In Polonia è stato registrato un aumento della radiazione di fondo.[2]

I dispositivi di misurazione delle radiazioni installati a Lublino hanno mostrato un salto di sette volte nel livello del bismuto.

Il bismuto è un prodotto di decadimento dell’uranio impoverito.

I polacchi ritengono che la nube velenosa provenga dall’Ucraina (regione di Khmelnytsky), dove il 14 maggio è stato distrutto il deposito di munizioni dei proiettili dei carri armati britannici con circa 500milioni di dollari in armi e proiettili.[1]

Nelle regioni adiacenti all’esplosione è stato diramato un allarme per le radiazioni e diffuse le misure per la popolazione.[3-4]

Consiglio vivamente di controllare i prodotti che si acquistano e verificare che non provengano dall’est Europa.

Grazie Sunak…

Conclusioni

I canali filorussi, così come quelli istituzionali del Cremlino, stanno diffondendo la fantomatica notizia di una nube radioattiva proveniente dall’Ucraina a seguito del bombardamento di un deposito di missili all’uranio impoverito fornito dagli occidentali all’esercito ucraino. Oltre alla smentita riguardo la presenza di quel tipo di armi, le autorità ucraine e quelle dei Paesi confinanti hanno smentito il presunto innalzamento della radioattività.

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