Alluvioni, la coop che ha allagato i suoi terreni per salvare Ravenna: «Ci siamo sacrificati per la comunità» – I video
«Chiunque compri tutto quello che può da loro»; «grazie dal profondo del cuore»; «grande ammirazione, grande gesto»; «speriamo che arrivino aiuti tangibili per ripagarvi di quanto avete fatto». Questi sono solo alcuni dei commenti che si leggono sotto i post Instagram di Cab Terra: la cooperativa che ha scelto di far allagare i propri campi per salvare Ravenna dall’acqua che da giorni allaga la Romagna. Venerdì, la città dei mosaici si preparava ai giorni più difficili. Solo nel Ravennate sono state evacuate decine di migliaia di persone, ma avrebbero potuto essere molte di più senza il sacrificio di Cab Terra, rappresentata dal suo presidente Fabrizio Galavotti. La coop più antica d’Italia, fondata nel 1888 da Nullo Badini e altri 40 braccianti, ha acconsentito a un’operazione chiamata «rottura controllata». Le ruspe sono arrivate e hanno scavato l’argine del canale pieno fino all’orlo nel quale l’acqua scorreva impetuosa verso la città principale della Romagna. «Abbiamo acconsentito sperando che serva a qualcosa. Una scelta difficile. Lo è sempre quando si sacrificano 200 ettari di terreno. Ma lo abbiamo fatto consapevoli di dare una mano alla comunità», ha spiegato Galavotti mostrando i campi allagati artificialmente. Nell’argine rotto è stato piazzato un tubo che ha portato l’acqua nei campi della coop. Oggi a Ravenna c’è il sole e l’acqua si sta lentamente ritirando. «Finalmente si vedono 50 metri di campo che prima era tutto allagato», mostra Galavotti. Ma le perdite sono ancora da calcolare.
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