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Vaticano, il cardinale Becciu: «La mia difesa mortificata, si sono serviti del Papa»

26 Maggio 2023 - 15:36 Redazione
Continua il processo per lo scandalo finanziario legato alla compravendita di un palazzo a Londra

«Voglio manifestare la mia amarezza perché il Tribunale non ha accolto le richieste dei miei avvocati, la possibilità di avere in mano le cosiddette chat ‘omissate’, perché, come ha sottolineato l’avvocato Viglione, la difesa rimane mortificata, non può esercitare completamente il diritto di difesa se non ha tutto il materiale». A parlare, davanti alla stampa, è il cardinale Angelo Becciu al processo in Vaticano per lo scandalo finanziario legato alla compravendita di un palazzo a Londra. Il tribunale ha respinto la richiesta della difesa del cardinale, ovvero quella di potere attingere agli ‘omissis’- 119 su 126 – sui messaggi che Genoveffa Ciferri, amica di monsignore Perlasca, considerato il teste chiave, aveva inviato al Promotore di giustizia Diddi.

«Poi – ha aggiunto Becciu – si è chiesto di far chiarezza su questa vicenda, sulla vicenda di questi tre signori, monsignor Perlasca, la signora Chaouqui e la signora Ciferri, che hanno detto loro stessi di aver tramato contro di me. È una trama che hanno fatto». «Addirittura questa trama ha portato a strumentalizzare il Papa – ha aggiunto Becciu -. Si son serviti del Papa per portare avanti un piano vendicativo nei miei riguardi. Non capisco perché non si faccia chiarezza su questo aspetto». «I tre sono tranquilli, liberi – ha dichiarato ancora il cardinale Becciu – e io sono da tre anni in questa sofferenza, sotto l’incubo di queste accuse che si stanno rivelando false». E ancora: «Esprimo la mia amarezza perché non si fa chiarezza su questa vicenda, perché è un’offesa allo stesso Santo Padre. Non ci si può servire del Santo Padre per mandare avanti un piano così doloso come la vendetta, cosa che è stata fatta nei miei riguardi». «Quindi io continuo a mantenere la mia fiducia nel Tribunale e spero che la verità emerga fino in fondo – ha concluso -. Però il non indagare su questa vicenda mi lascia piuttosto perplesso».

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