«Basta menate Lgbt». FdI rimuove il commissario di Novi Ligure, Butti si difende: «Mi hanno hackerato il profilo»

Immediata la condanna da più fronti dopo che è apparso sui suoi social un post omofobo

Il commissario di Fratelli d’Italia a Novi Ligure (Alessandria), Alessio Butti, è stato sollevato dal suo incarico dopo alcuni post di stampo omofobo apparsi sui suoi social. «Non sono minimamente sensibile alle menate lgbt e agli appelli contro l’omofobia e altre amenità che una certa cultura vuole imporci», si leggeva. E ancora: «I pederasti (tendenza o pratica erotica che nel significato originario del termine è costituita dal rapporto sessuale di un adulto con un adolescente, nell’uso moderno è stato adottare per indicare l’omosessualità maschile, ndr) possono sgranare rosari a raffica, ottenere anche valanghe di voti, ma restano dei reietti da cui girare alla larga, per il loro stile di vita e per l’intima malvagità di cui questo genere di persone sono capaci». Il post era carico di insulti, rivolti anche a chi «i pederasti li ha messi al mondo». Secondo il commissario di FdI «dovrebbero vergognarsi». Queste frasi – che sono spuntate ieri sera sul profilo di Butti, nella stessa giornata in cui è stato celebrato il Pride ad Alessandria – non lasciano spazio a fraintendimenti e sono bastate a Fratelli d’Italia per fare fuori il proprio commissario di Novi Ligure, dove oggi si vota al ballottaggio per il sindaco.


La condanna da più fronti

Immediata la condanna da parte di più bandiere politiche. A partire dall’ex candidato sindaco di Novi Ligure, Giacomo Perocchio, ora alleato di Fratelli d’Italia, che ha definito le parole di Butti «ignobili». Condivide la presa di posizione dei vertici di FdI e sostiene che «a prescindere dalle idee politiche e dalle differenti posizioni su alcuni temi esistono limiti che non si possono superare, a meno che non si sia nostalgici di regimi della prima metà del secolo scorso». Concorda il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto che chiede una presa di distanza da parte di Giorgia Meloni e dalla Ministra delle pari opportunità, Eugenia Roccella. «Parole inaccettabili e indegne di un paese civile», ha scritto su Twitter.


La versione di Butti

Ma Butti non ci sta. E dà la sua versione dei fatti. Con un post su Facebook ha disconosciuto i contenuti incriminati puntando il dito contro una presunta manomissione del suo profilo. «Ho rispetto della comunità Lgbt, tra cui ho molti miei amici e conoscenti. Sono affermazioni che depreco e che non rappresentano il mio pensiero», ha scritto. «Appena rientrato in possesso del mio profilo, ho rimosso prontamente il commento ma non posso garantire che altri miei amici abbiano ricevuto messaggi di questo tenore», ha aggiunto. Una versione che sembra non aver convinto i vertici del suo partito, i quali nonostante la giustificazione hanno comunque deciso di sollevarlo da ogni incarico per Fratelli d’Italia.

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