«Siamo fortunati se finora non c’è stato un incidente nucleare», l’avvertimento su Zaporizhzhia del capo dell’Aiea: il piano di sicurezza in 5 punti

Rafael Grossi spiega al Consiglio di sicurezza dell’Onu che la situazione per la centrale nucleare ucraina è estremamente pericolosa e delicata e per questo sta lavorando con i leader di Kiev e Mosca

«Siamo fortunati che non si sia ancora verificato un incidente nucleare, e dobbiamo tutti fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo la possibilità che ciò accada». A dirlo è il direttore dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) Rafael Mariano Grossi al Consiglio di Sicurezza Onu dove ha presentato un piano in cinque punti per prevenire potenziali incidenti nucleari. Il primo punto è che non deve esserci alcun attacco da o contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, il secondo è di non usare l’impianto come deposito o base per armi pesanti o personale militare, nel terzo avverte di non mettere a rischio l’alimentazione esterna dell’impianto, il quarto quello di proteggere da attacchi o atti di sabotaggio tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto e, infine, sottolinea di non intraprendere azioni che possano compromettere questi principi.


«Zaporizhzhia? La situazione è estremamente fragile»

Il piano nasce dalla consapevolezza, ha spiegato il direttore dell’Aiea, che la situazione della sicurezza nucleare e della protezione presso la centrale di Zaporizhzhia in Ucraina è «estremamente fragile e pericolosa e le attività militari che continuano nella regione potrebbero aumentare considerevolmente nel prossimo futuro». Ed è proprio per questi motivi che Grossi sta lavorando di concerto con la leadership dell’Ucraina e della Russia, da cui finora è uscito il piano dei cinque punti. L’obiettivo è anche quello di evitare che vengano rilasciati quantitativi pericolosi di materiale radiattivo.


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