Milano, cacciato di casa in anticipo lo studente che viveva in 9 metri quadrati per 650 euro: «Ora ne pago 620 per una stanza a Piola»

La storia di Alessandro Cerioni dopo il clamore suscitato sui media

Dopo aver raccontato che viveva a Milano in un monolocale di 9 metri quadrati, il proprietario di casa gli ha chiesto anticipatamente la restituzione delle chiavi. Alessandro Cerioni, 24 anni, e studente marchigiano al Politecnico del capoluogo lombardo doveva lasciare la casa domani 31 maggio, ma nei giorni scorsi è stato invitato a lasciare l’immobile in fretta e in poche ore. È quanto ha raccontato in un’intervista di Agata Finocchiaro a Il Giorno. «Eravamo d’accordo che sabato mattina, il 27 maggio, sarebbe venuto a vedere le condizioni dell’immobile prima del rilascio, previsto per il 31 maggio. Ma quando è arrivato mi ha chiesto di restituirgli subito le chiavi», spiega lo studente. «Ho fatto un paio di telefonate per capire dove potessi andare. Ho raccattato in fretta le mie cose, caricato l’auto e tolto il disturbo», aggiunge.


Dove vive ora

Il trattamento non è stato dei migliori anche perché il proprietario – riferisce lo studente – non gli avrebbe mai risposto ai messaggi per diversi mesi da quando Alessandro gli ha comunicato la disdetta. Il proprietario non ha fatto menzione dei diversi articoli usciti sui giornali, ma gli «ha ripetuto più volte che la casa era in regola e ha citato un regio decreto degli anni Quaranta per sottolineare che l’immobile aveva i requisiti di abitabilità». Ora vive in una stanza in piazzale Gorini, zona Piola, e paga 620 euro al mese, utenze escluse. «Mi sarei dovuto trasferire qui l’1 giugno, ma la situazione è precipitata e la precedente inquilina mi ha liberato la camera in anticipo, consentendomi di avere subito una sistemazione senza dover chiedere ospitalità ad amici», chiosa il 24enne.


Foto di copertina: Alessandro Cerioni – Instagram

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