Massimo Ferrero si arrende: «Ho venduto la Sampdoria, ma un giorno mi rimpiangerete»

Dopo 9 anni si chiude l’avventura dell’imprenditore romano con la società blucerchiata: «Ho sempre deciso con il cuore e per la gente»

Massimo Ferrero alla fine ha ceduto. L’imprenditore romano ha venduto la Sampdoria al ticket composto da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, dopo che nei giorni scorsi le trattative avevano subito una frenata. «Basta cercare un capro espiatorio, io sono 18 mesi che non “tocco palla” con la Samp e gli errori non sono stati fatti da me», ha detto Ferrero nell’intervista telefonica a Telenord in cui ha confermato la cessione della società blucerchiata. «Io ho fatto il bene della società – ha aggiunto -, ho deciso col cuore e per la gente. Dico solo che un giorno mi rimpiangerete. In bocca al lupo ad Andrea Radrizzani che è un uomo di calcio». La conclusione dell’accordo tra l’imprenditore romano, proprietario della Samp dal 2014, e il duo Radrizzani-Manfredi è avvenuto questa sera nella sede milanese di Banca Sistema.


La penalità in Serie B

Per questioni di tempi tecnici, difficile per la nuova proprietà riuscire a pagare gli stipendi in scadenza entro le 23.59 di oggi 30 maggio. Per questo la società blucerchiata dovrebbe incorrere in una penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B: quattro punti o anche meno. Mentre Ferrero e i nuovi proprietari della Samp raggiungevano l’accordo, oltre 800 tifosi blucerchiati hanno affollato la piazzetta sotto la sede genovese della Samp. A un certo punto, era stato lo stesso presidente Marco Lanna a scendere per comunicare che la giornata sarebbe stata «molto lunga». E così è stato: la notizia di un prestito obbligazionario di circa 40 milioni, che consentirà la ricapitalizzazione della società, è arrivata in modo informale solo in serata, a oltre 10 ore dall’inizio dell’assemblea degli azionisti.


Credits foto: ANSA/Luca Zennaro

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