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Omicidio di Senago, parla la madre del killer: «È un mostro, ha rovinato la vita a tutti. Ma prima Ale non era così»

02 Giugno 2023 - 20:48 Redazione
Sabrina Paulis ripercorre i giorni della scomparsa della ragazza: «Gli credevo, come potevo non farlo? Chiedo perdono a tutta la famiglia di Giulia»

«Mio figlio è un mostro, lo so. Io le chiedo perdono». Così Sabrina Paulis, la mamma di Alessandro Impagnatiello, il 30enne in carcere dopo aver confessato l’omicidio della compagna Giulia Tramontano incinta di sette mesi. «Chiedo perdono, da madre, a tutta la famiglia per aver fatto un figlio così. Ale non era così», ha detto la donna a La Vita In Diretta, il programma di Rai 1 condotto da Alberto Matano. «Come fai a perdonare? Alessandro pagherà, quello si, ma è imperdonabile», ha aggiunto. La donna non riesce a trovare pace all’idea che il figlio si sia reso protagonista di un efferato femminicidio. «Perché lo hai fatto? Hai rovinato la vita a tutti», chiede Paulis rivolgendosi al 30enne arrestato. Alla domanda se fosse la madre di Alessandro scoppia in lacrime e risponde: «Purtroppo». Il suo pensiero va poi ai genitori della vittima. «Non oso immaginare i familiari di Giulia. La mamma Loredana è una persona fantastica».

«Non andrò a trovarlo in carcere»

La signora Paulis ricorda i giorni della scomparsa della fidanzata del figlio spiegando di aver sempre creduto ad Alessandro. «Era molto credibile. Io gli dicevo: “Ale tu mi devi dire qualcosa? Non ti preoccupare”. Eravamo da soli e lui diceva “No non ti devo dire niente. Dov’è Giulia?” e piangeva dicendomi “Tu fidati di me. Voi dovete fidarvi di me. E io come faccio a non credergli?”?», racconta in lacrime la madre. «Come fai? Uno che ti dice così ed è tuo figlio? È un mostro e lo ripeterò sempre ma lui non era così. È impazzito, ha due personalità per me. Alessandro in un modo e uno in un altro. E quello che conosciamo noi è la persona bella, il mostro che ha tirato fuori l’altra sera». Sabrina ha iniziato a sospettare del figlio quando vedeva che la scientifica non lo rilasciava. «Non andrò a trovarlo, gli porterò solo la roba, ma non penso che andrò mai a vederlo», chiosa. Infine, fa un appello al figlio: «Dì tutta la verità, non puoi più scappare».

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