«La fluidità di genere? Le suore ascoltino prima di giudicare». L’appello della neo-presidente delle madri superiori d’Italia

Le parole di Micaela Monetti al mensile dell’Osservatore romano: «La questione ci sta interpellando con domande forti e certamente disorientanti»

«La questione del gender è un tema che mi sta particolarmente a cuore». Ad affermarlo non è né un politico né un attivista e neppure un uomo o una donna di spettacolo. È suor Micaela Monetti, nuova presidente dell’Unione delle Superiore maggiori d’Italia (Usmi). In un’intervista al mensile dell’Osservatore romano, Donne chiesa mondo, anticipata da Vatican News, la suora afferma: «C’è un mondo sempre più fluido. Bisogna accogliere l’invito che fa il Papa ad ascoltare prima di giudicare e incasellare». Il riferimento, con ogni probabilità, è alla celebre frase pronunciata da Papa Francesco nel 2013: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?», si era chiesto il Pontefice pochi mesi dopo il suo insediamento in Vaticano. Ora suor Micaela si spinge anche oltre, affrontando la questione della fluidità di genere, ossia di coloro che non si riconoscono nella dicotomia dei generi maschile e femminile. «In genere è nel periodo di juniorato, nella fase dei voti perpetui, che emergono quelle che anche per le formatrici sono delle vere sorprese – prosegue la neopresidente dell’Usmi -. È un campo che ci sta interpellando con domande forti e certamente disorientanti. Io non ho le risposte ma è necessario abitare questa realtà e cercare insieme il progetto di Dio. Non possiamo bypassare questa realtà, occorre prossimità».


Credits foto: FACEBOOK/USMI NAZIONALE | Suor Micaela Monetti, neopresidente dell’Unione delle Superiore maggiori d’Italia (Usmi)


Leggi anche: