Esame di Maturità solo orale per gli studenti delle zone alluvionate in Emilia Romagna, via libera di Valditara: esclusa Toscana e Marche

Salta anche il requisito dei 200 giorni di frequenza per l’accesso all’esame e lo svolgimento delle prove Invalsi

Per gli studenti delle zone in Emilia Romagna colpite dall’alluvione gli esami saranno agevolati. Lo ha deciso il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che già nei giorni scorsi si era detto disponibile ad accogliere le richieste degli studenti che chiedevano agevolazioni per lo svolgimento della Maturità. Con la firma dell’ordinanza da parte del ministro, nella scuole dei Comuni colpito dalle alluvioni a partire dal 1 maggio non sarà necessario il requisito dei 200 giorni di frequenza per accedere all’esame. Il ministero ha deciso che l’anno sarà valido in base alle attività didattiche effettivamente svolte, escludendo anche la necessità di aver svolto le prove Invalsi. Le agevolazioni per l’accesso agli esami e lo svolgimento semplificato sarà riservato però ai soli studenti dell’Emilia Romagna, esclusi quindi quelli della Toscana e delle Marche.


L’esame di terza media

Per gli studenti che dovranno affrontare l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, cioè quello di terza media, bisognerà studiare solo per il colloquio orale. La prova, spiega una nota del ministero «sarà finalizzata a valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, alla conoscenza della lingua italiana e alle competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere».


L’esame di Maturità

Stesso destino per gli studenti delle scuole superiori, che dovranno quindi prepararsi solo per l’orale, con un colloquio interdisciplinare «finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente». La commissione dovrà tenere conto del “Curriculum dello studente” e potrà fare domande sulla lingua straniera studiata e l’educazione civica. Il colloquio dovrà partire dalla materia di indirizzo che era stata individuata per la seconda prova scritta dell’esame e sull’analisi di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno. Attraverso un lavoro multimediale o una breve relazione, lo studente dovrà esporre le «esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) o dell’apprendistato di primo livello».

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