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Lucia Annunziata avvelenata contro Rai e Giorgia Meloni: «Dopo Renzi l’inferno: lei è come lui, vogliono l’Istituto Luce»

La giornalista si dice «scandalizzata» davanti alla prospettiva di avere un premier «eletto in modo diretto» che potrebbe trasformare la Tv pubblica in quello che un tempo era l'organo di propaganda del Fascismo

Dopo la lettera con cui si è dimessa dalla Rai, Lucia Annunziata torna all’attacco contro viale Mazzini o quantomeno contro il legame inscindibile tra la Tv di Stato e la politica. Sul palco della Repubblica delle Idee a Bologna, l’ex conduttrice di In mezz’ora mette nel mirino la degenerazione che c’è stata in Rai dopo la legge Gasparri, con un pensiero particolarmente critico tanto sull’ex premier Matteo Renzi, quando sull’attuale capo del governo, Giorgia Meloni. «La Rai comunque non è la cartina di tornasole delle reali situazioni perché anche per legge è un’istituzione legata alla Legge Gasparri, ridata completamente non solo al governo ma al parlamento – dice Annunziata – poi è arrivato Renzi, a Roma si è scatenato l’inferno, dopo 5 mesi sembrava che sarebbe stato il secolo di Renzi».

Lo scenario con il presidenzialismo

Secondo la giornalista, che nella sua lettera d’addio alla Rai aveva detto che non voleva restare come «prigioniero politico» del governo in carica, proprio la premier Meloni non è tanto diversa da chi l’ha preceduta, in particolare dal leader di Italia Viva che aveva tentato di abolire il Senato così come oggi si discute di un possibile sistema presidenziale: «Meloni ha lo stesso spirito di Renzi, anche a lei piace una persona al comando molto forte che cambi le sorti delle istituzioni. La democrazia è fatta di istituzioni che difendono il cittadino anche dallo Stato. È istituzionalmente permessa la trasformazione di questo Paese e fino a che punto?». Annunziata dice poi di essere «scandalizzata, si punta a fare della Rai l’Istituto Luce di un premier eletto in modo diretto. Uno stato deve avere pesi e contrappesi, quando tolgono la Corte dei Conti io devo accettare questa cosa?».

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