Catturati i dirottatori della nave liberata dalla Brigata San Marco a Napoli: l’attacco con i coltelli, il tentativo di dirottamento

Sono stati individuati 13 uomini e due donne a bordo della nave cargo turca dopo il tentativo di dirottamento sventato dalle forze speciali italiane

«Tutto è finito bene» scrive il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo aver annunciato che tutti i dirottatori della nave cargo Galata Seaways sono stati catturati. «I miei complimenti ai ragazzi del Battaglione San Marco, ai poliziotti e ai finanzieri, che hanno concluso una splendida operazione in collaborazione. Ognuno per la sua parte. Bravi!». Sono stati individuati, dopo alcuni tentativi di fuga, 13 uomini e due donne tra i migranti a bordo della nave che dichiarano di essere siriani, afgani e iracheni. Nel pomeriggio la nave cargo turca era stata liberata dalla Brigata San Marco, dopo un tentativo di dirottamento e sequestro dell’equipaggio da parte di 15 migranti clandestini quando l’imbarcazione si trovava vicino al Golfo di Napoli. A bordo della nave sono stati trovati due coltelli e un taglierino, che potrebbero essere stati usati per tentare di dirottare la nave. Era stato proprio Crosetto a rivelare l’operazione quando era ancora in corso. Ospite di Bruno Vespa al Forum in masseria a Manduria, in Puglia, il ministro aveva spiegato che «le forze speciali italiane di stanza a Brindisi stanno liberando una nave turca con 22 persone di equipaggio, sequestrata da 15 migranti, di cui quattro o cinque armati, che erano a bordo dell’imbarcazione al largo di Napoli». L’imbarcazione sequestrata da migranti nei pressi di Napoli, e liberata grazie all’intervento delle forze speciali italiane è la Galata Seaways, una nave cargo costruita nel 2010 che naviga sotto bandiera della Turchia, secondo quanto riporta l’Adnkronos.


Cosa è successo sulla nave

Secondo quanto riferito dal ministro Crosetto i migranti che hanno sequestrato la nave erano clandestini che si erano nascosti a bordo dell’imbarcazione: «Sui dirottatori si sa che sono dei clandestini saliti a bordo di una nave turca e usando armi, tipo pugnali ma non siamo ancora riusciti a catturarli per cui non ne siamo certi, si sono impossessati della nave. È dovuto intervenire il battaglione San Marco. La nave adesso è stata recuperata ma non ancora messa in sicurezza perché quelli che l’avevano occupata sono chiusi dentro. Speriamo che finisca nel più breve tempo possibile senza conseguenze per nessuno». Secondo quanto reso noto finora, dopo che quattro o cinque migranti armati di coltelli hanno cercato di prendere il possesso della nave provando a entrare nella plancia di comando, il comandante della nave ha lanciato la richiesta di soccorso. L’intenzione sarebbe stata quella di dirottare la nave. Pronto l’intervento della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto che hanno garantito la sicurezza in mare, mentre le forze speciali della Brigata San Marco, dopo essersi calati da due elicotteri sull’imbarcazione, hanno ripreso il controllo della nave, mentre a bordo proseguono le operazioni per la messa in sicurezza dell’equipaggio e della nave.


La nave attaccata

A essere attaccato è stato l’equipaggio della nave mercantile turca Galata Seaways, partito dal porto di Topcular in Turchia lo scorso 7 giugno e diretto in Francia al porto di Sete, dove era atteso per domani 10 giugno. Una volta arrivata all’altezza del Golfo di Napoli, la rotta della nave ha subito una netta deviazione, come viene mostrato su MarineTraffic.

MARINETRAFFIC | La rotta della Galata Seaways attaccata nel Golfo di Napoli

L’indagine

Resterà ferma in rada la nave cargo turca ormai messa in sicurezza. A bordo sono saliti gli agenti della Squadra mobile di Napoli e il personale del Gico e del Roan della Guardia di Finanza, oltre alla Capitaneria di porto, che però non parteciperà alle indagini. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire i dettagli di quel che è accaduto a bordo, mentre non è ancora chiaro se i responsabili del tentato dirottamento saranno fatti sbarcare nelle prossime ore.

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