‘Ndrangheta, l’ex latitante Antonio Strangio assolto dall’accusa di narcotraffico

Il 32enne era stato catturato lo scorso febbraio in Indonesia, dopo 7 anni di latitanza. Il gup ha disposto l’immediata scarcerazione

Era stato arrestato in Indonesia dopo 7 anni di latitanza e, dopo essere stato rimpatriato in Italia e aver trascorso diversi mesi in carcere, è stato assolto. Antonio Strangio, 32enne legato alla omonima ‘ndrina di San Luca, accusato di traffico di sostanze stupefacenti, è stato assolto nel processo “Eclissi 2” «per non aver commesso il fatto». La decisione è stata presa dal gup di Reggio Calabria, Karin Catalano, che ha disposto l’immediata scarcerazione per l’ex latitante. Il pm aveva chiesto una condanna a 8 anni di reclusione, ma il giudice dell’udienza preliminare ha accolto la richiesta di assoluzione avanzata dall’avvocato Piermassimo Marrapodi, legale difensore del 32enne. Prima dell’assoluzione, Strangio era stato catturato lo scorso febbraio all’aeroporto di Bali, in Indonesia, dopo 7 anni di latitanza. Il giovane era stato colpito da un avviso di cattura internazionale per i soggetti ricercati in tutto il mondo, ed era ricercato per produzione e traffico di droga con l’aggravante del metodo mafioso nell’ambito dell’operazione “Eclissi 2”, diretta dalla Dda di Reggio Calabria e condotta dal Reparto investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio. L’inchiesta nel 2015 aveva portato all’arresto di 11 persone ritenute vicine alle cosche di ‘ndrangheta del vibonese e del reggino. Tra loro ci sarebbe dovuto essere anche Strangio che però all’epoca non poteva essere arrestato perché si trovava in Australia, paese da cui non poteva essere immediatamente estradato essendo stato naturalizzato come cittadino.


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