Bruxelles, Cozzolino in stato di fermo dopo 4 ore di interrogatorio: domani la decisone del giudice Claise

Pochi giorni fa, su richiesta della procura belga, la Corte d’appello di Napoli aveva revocato i domiciliari all’europarlamentare Pd affinché potesse presentarsi spontaneamente

Andrea Cozzolino è in stato di fermo a Bruxelles dopo esser stato ascoltato per circa 4 ore dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo Qatargate. «Il giudice istruttore Michel Claise dovrà ora verificare la testimonianza offerta da Cozzolino e domani deciderà se convalidare il fermo o disporre il suo rilascio sotto condizioni o con il regime di braccialetto elettronico», ha riferito il portavoce della procura federale belga al termine dell’interrogatorio. L’europarlamentare Pd, sul quale pende un mandato di arresto europeo, si è presentato spontaneamente nella capitale belga. Negli scorsi giorni la Corte di appello di Napoli aveva revocato i domiciliari all’europarlamentare, su disposizione della procura belga, per permettere a Cozzolino di raggiungere gli uffici giudiziari di Bruxelles da «uomo libero». Per lo stesso motivo, era stato annullata la sua segnalazione sul Sistema di Informazione Schengen (SIS) attraverso il quale vengono segnalate, tra l’altro, le persone ricercate dalla polizia. Gli inquirenti di Bruxelles, che ipotizzano il reato di corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta Qatargate, lo scorso 10 febbraio avevano emesso una richiesta di estradizione, alla quale si erano immediatamente opposti i suoi legali. A febbraio Cozzolino aveva lasciato il carcere di Poggioreale ed era stato trasferito ai domiciliari.


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