Clochard ucciso a Pomigliano D’Arco, convalidato il fermo per i due 16enni. Dai filmati dettagli sulla dinamica del pestaggio

I due giovani avrebbero avvicinato il 40enne con un pretesto amichevole: battergli il cinque. E nel giro di pochi secondi lo avrebbero colpito

Convalidato il fermo per i due sedicenni accusati di aver ammazzato di botte Friederick Akwasi Adofo, il clochard 40enne di origine ghanese molto conosciuto tra i residenti di Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli. È quanto ha deciso il giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minori di Napoli che ha anche disposto il trasferimento nel carcere minorile di Nisida. Sui due minorenni ora pesa l’accusa, contestata dai carabinieri di Castello di Cisterna e di Pomigliano d’Arco, del reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. L’uccisione di Frederick risale al 20 giugno scorso e gli inquirenti sono riusciti a individuare i due presunti responsabili grazie alle immagini delle telecamere di zona e al monitoraggio dei social network.


La dinamica del pestaggio

Dai filmati emergono nuovi dettagli sulla dinamica dell’omicidio. I due giovani avrebbero avvicinato il 40enne con un pretesto amichevole: battergli il cinque. Ma nel giro di pochi secondi, senza alcun apparente motivo, lo avrebbero colpito alla testa facendolo cadere a terra. A questo punto avrebbero continuato a picchiarlo con calci e pugni, colpendolo ripetutamente alla testa. Frederick avrebbe tentato di trascinarsi in un cortile condominiale. Ancora vivo è stato poi portato in Pronto soccorso, ma qui non c’è stato niente da fare: poco dopo è morto.


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