Caos in Russia, riunione d’emergenza tra i ministri del G7: «Continuiamo a sostenere l’Ucraina». Meloni rientra a Roma e convoca l’intelligence

Le dichiarazioni del segretario di Stato americano Antony Blinken: «Rimaniamo in stretto contatto con gli alleati»

Mentre Vladimir Putin si trova a dover fronteggiare il nemico interno Yevgeny Prigozhin, che ieri ha invitato il popolo russo alla ribellione, il mondo sta col fiato sospeso. Guarda, da lontano, cosa potrebbe succedere all’ombra del Cremlino dopo che il gruppo Wagner ha deciso di non seguire più la linea sia del presidente russo che del ministro della Difesa Sergei Shoigu. I ministri degli Esteri del G7 si sono sentiti telefonicamente per uno scambio di opinioni sulla situazione in Russia. Dagli Stati Uniti, il segretario di Stato americano Antony Blinken dice che gli Usa resteranno «in stretto contatto» con gli alleati, mentre l’alto rappresentate Ue per la politica estera Josep Borrell precisa che «il nostro sostegno all’Ucraina continua senza sosta». Una linea confermata anche da Washington, con il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller che aggiunge: gli eventi di queste ore «non cambieranno» il sostegno economico e militare a Kiev.


Meloni: «Ho convocato i nostri 007»

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni «segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa», riferisce in una nota Palazzo Chigi. Più tardi è Meloni stessa a dichiarare in conferenza stampa con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, dopo il bilaterale a margine dell’Europa Forum Wachau. «Stiamo seguendo gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore in Russia. La consapevolezza è di una situazione di caos all’interno della Federazione russa che stona un po’ con certa propaganda vista negli ultimi mesi», ha detto Meloni. «Sono accadimenti delle ultime ore – ha aggiunto – non è facile dire esattamente cosa stia succedendo: approfitto anche per annunciare alla stampa che, finito questo appuntamento a cui non ho voluto mancare, ho convocato i ministri competenti e l’intelligence italiana per avere elementi maggiori. Non posso fare pronostici su come le cose possono andare. C’è una riunione convocata a livello di ministri degli Esteri per ora, per fare il punto e cercare di scambiare le informazioni, siamo tutti in contatto». Stesso atteggiamento prudenziale lo mantengono il governo tedesco e quello francese. L’Eliseo aggiunge però che il capo dello Stato Emmanuel Macron «resta concentrato sul sostegno all’Ucraina».


La reazione di Kiev, Zelensky: «La debolezza della Russia è evidente»

«La debolezza della Russia è evidente. È debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito»: questo il primo intervento a caldo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram. «Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste», ha aggiunto.

«Quanto sta accadendo in Russia è solo l’inizio», twitta Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in riferimento ai mercenari della Wagner entrati in territorio russo, 16 mesi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino. «La divisione tra le élite è troppo evidente. Accettare e fingere che tutto sarà sistemato non funzionerà».

Bulgaria: «Forse punto di svolta»

Quanto sta accadendo a Mosca «potrebbe essere» un punto di svolta, «ma ci servono più informazioni». Lo ha detto il presidente della Bulgaria Rumen Nadev, arrivando all’Europa Forum Wachau, in scena all’Abbazia di Göttweig, in Bassa Austria. «Chi vincerà tra Prigozhin e Putin? Dobbiamo definire cosa significa vincere – ha risposto Radev -, penso che Prigozhin abbia un potere limitato, ha un potere locale, se il governo si consolida contro di lui non credo abbia chance. Ma non lo so. Vedremo, questi giorni saranno molto indicativi: mercenari con armi pesanti, criminali con armi pesanti, è sempre una sfida».

Credits foto: EPA/Wu Hao | Il segretario di Stato americano Antony Blinken durante una conferenza stampa a Pechino, in Cina (19 giugno 2023)

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