Spuntano le prime “brigate di cittadinanza”, a prendere sul serio Grillo c’è anche l’attivista dello schiaffo a Conte – Il video

Non poteva mancare Giulio Milani tra i fondatori delle “Brigate apuane di cittadinanza” che, anziché riparare qualcosa come aveva suggerito il fondatore del M5s, protesta contro le tariffe delle strisce blu

Doveva essere una battuta, di certo una provocazione, ma non proprio un vero appello quello di Beppe Grillo sulle «brigate di cittadinanza» che dovevano fare piccoli lavori di riparazione incappucciati. Ne scoppiarono polemiche durissime, soprattutto da chi rimproverava al fondatore del M5s di aver usato un linguaggio che poteva evocare addirittura il terrorismo degli Anni di Piombo. Lo stesso comico a modo suo aveva lanciato un nuovo video in cui invitava i suoi a fermarsi, spiegando con ironia che stava scherzando. Qualcuno però lo ha preso davvero in parola, come a Massa Carrara, dove gli attivisti di “Massa insorge” hanno messo in piedi le “Brigate papuane di cittadinanza” come racconta La Nazione. Il primo blitz è andato in scena ieri 24 giugno, con gli attivisti a volto coperto che hanno incappucciato alcuni parchimetri del lungomare di Marina di Massa. E tra loro non poteva mancare Giulio Milani, l’attivista e candidato alle ultime comunali di “Massa insorge” che lo scorso 5 maggio aveva dato un «buffetto pedagogico», come lo definì lui stesso, a Giuseppe Conte. Ora la battaglia di Milani si concentra sulle strisce blu e quella che secondo lui è una grave ingiustizia contro i residenti del lungomare, costretti a pagare il parcheggio per avere l’auto vicino casa.


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