Usa, la strategia di Trump per sostenere le (crescenti) spese legali dei suoi processi

L’ex presidente avrebbe iniziato a dirottare una parte del denaro che sta raccogliendo dalla sua campagna presidenziale per il 2024 verso il suo political action committee (PAC) «Save America»

Donald Trump sembra aver trovato uno stratagemma per far fronte ai crescenti costi legali derivanti dall’aumento delle inchieste, sia a livello statale e pure federale, in cui è coinvolto. Secondo il New York Times, infatti, l’ex presidente avrebbe iniziato a dirottare una parte del denaro che sta raccogliendo dalla sua campagna presidenziale per il 2024 verso il suo political action committee (PAC) «Save America», un comitato che raccoglie fondi tra i propri membri per effettuare donazioni a sostegno o per ostacolare candidati, referendum o iniziative legislative, che il Tycoon avrebbe utilizzato per pagare le sue spese legali, anche personali. Dal lancio della sua campagna presidenziale per ogni dollaro raccolto online, – spiega il Nyt – 99 centesimi venivano investiti per la corsa alla Casa Bianca, il restante 1 centesimo andava direttamente nelle casse del suo comitato. Ma tra febbraio e marzo Trump avrebbe modificato questa ripartizione. Ora la quota destinata per la sua campagna è stata ridotta al 90%, mentre il 10% andrebbe a «Save America». Questo significa che in base ai dati di raccolta fondi annunciati dalla sua stessa campagna, la mossa del Tycoon potrebbe aver già dirottato almeno 1,5 milioni di dollari verso le casse del Pac. Le norme che regolano le spese che i Pac e i comitati elettorali ufficiali dei candidati possono effettuare sono alquanto controverse. In generale, però, «Save America» non potrebbe spendere denaro direttamente per la campagna del candidato e un comitato elettorale non potrebbe pagare direttamente per cose che vanno a beneficio del candidato stesso. Per citare qualche dato, nel febbraio 2022, il Pac di Trump ha annunciato di avere 122 milioni di dollari nelle sue casse. Ma all’inizio del 2023, la sua liquidità – come risulta dai documenti consultati dal New York Times – è scesa a 18 milioni di dollari. Il resto è stato speso per gli stipendi del personale, per i costi delle attività politiche di Trump dello scorso anno – comprese alcune spese per altri candidati e gruppi – e in altri modi. Tra questi, 60 milioni di dollari sono stati trasferiti a MAGA Inc, un (altro) super Pac che sostiene Trump. E più di 16 milioni di dollari sono andati a pagare spese legali.


Le spese sotto controllo

Secondo alcuni osservatori statunitensi, ci sarebbero inoltre segnali che indicano che i responsabili della campagna di Trump stiano monitorando attentamente tutte le spese in uscita relative alla corsa alla Casa Bianca del Tycoon. Nell’ultimo periodo, Trump, avrebbe infatti partecipato solamente a eventi organizzati da altri gruppi, invece di organizzare i propri raduni politici, che sono stati decisivi nelle sue due passate candidature alla presidenza. Fonti del Nyt che hanno contatti con i responsabili della campagna di Trump, hanno affermato che la decisione di limitare il numero dei grandi comizi politici è legata tanto al risparmio, quanto alla volontà di utilizzare metodi più tradizionali per raggiungere gli elettori.


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