Trump in tribunale a Miami per le carte top secret a Mar a Lago, l’ex presidente Usa si dichiara «non colpevole»

L’ex presidente statunitense, che è stato messo temporaneamente sotto custodia, deve rispondere di 37 capi d’accusa relativi al ritrovamento di documenti top-secret nella sua villa di Mar-a-Lago

Al tribunale di Miami, in Florida, è iniziata l’udienza preliminare del processo a carico di Donald Trump, che deve rispondere di 37 capi d’accusa. All’inizio del procedimento, l’ex presidente americano – il primo di sempre a essere stato incriminato in un processo federale – si è dichiarato «non colpevole». Secondo i reporter presenti, l’ex presidente è rimasto con le braccia incrociate tutto il tempo, con un’espressione di irritazione sul volto, mentre il suo avvocato Todd Blanche ha presentato la dichiarazione di non colpevolezza. Come successo a Manhattan – nel caso relativo ai pagamenti della pornostar Stormy Daniels – Trump è stato messo temporaneamente in custodia e ha dovuto sbrigare tutte le pratiche prima di comparire in aula. Per il tycoon non ci saranno né manette né foto segnaletiche, così come non gli verrà richiesto di svuotare le tasche prima di entrare in tribunale. Il processo che vede coinvolto oggi Trump riguarda la vicenda delle carte della Casa Bianca portate nella sua residenza di Mar-a-Lago dopo la conclusione del mandato presidenziale. Per il procuratore speciale Jack Smith, «la violazione dei segreti militari da parte di Donald Trump ha messo gli Stati Uniti in pericolo».


Secondo quanto riporta il New York Times, Trump è stato accompagnato dal figlio Eric, mentre l’ex first lady Melania si trova a New York. Nelle ore che hanno preceduto la sua comparizione in tribunale, una manciata di sostenitori si sono riuniti fuori dal palazzo di giustizia sventolando le bandiere con l’ormai celebre slogan Make America Great Again. Prima di raggiungere il tribunale, Trump è tornato ad attaccare il procuratore Smith chiamandolo «delinquente». Quanto al dipartimento di Giustizia, l’ex presidente repubblicano ha accusato l’istituzione di essere «corrotta» e «controllata da Biden». A rispondergli è stata la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che ha ribadito: «Il dipartimento di giustizia è indipendente e Joe Biden non è stato coinvolto». Nel frattempo, secondo quanto riporta il Washington Post, Trump avrebbe trascorso tutta la giornata della sua prima udienza preliminare a cercare un avvocato. Il tycoon starebbe cercando infatti di rafforzare la sua difesa, ma la maggior parte dei legali contattati avrebbero rifiutato il lavoro.


Credits foto: EPA/Christina Mendenhall | Un gruppo di manifestanti che si è riunito fuori dal tribunale di Miami, in Florida, in vista dell’udienza preliminare del processo a carico di Trump (13 giugno 2023)

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