Trump deride Biden per la sua caduta e torna in pubblico dopo l’incriminazione: «Una persecuzione» – Il video

L’ex presidente degli Stati Uniti è in Georgia per intervenire alla convention del partito repubblicano

Un video brevissimo, pubblicato su Instagram, con un montaggio semplice e senza particolari significati politici: Donald Trump colpisce una pallina da golf che, con un lavoro di editing, finisce per colpire in testa Joe Biden, provocando la caduta effettivamente avvenuta lo scorso primo giugno. È un argomento sul quale l’ex presidente sta puntando per la campagna elettorale, in vista delle elezioni del 2024: già lo scorso 3 giugno aveva pubblicato un filmato sui social in cui mostrava una rassegna dei “passi falsi” di Biden. Mentre i suoi video macinano views, Trump è volato in Georgia per partecipare alla convention statale del Partito repubblicano. Accolto all’aeroporto di Columbus da un gruppo di fan, l’ex presidente americano ha in programma un intervento sul palco. Stesso programma, nel giro di poche ore, si ripeterà in Carolina del Nord: sono le prime apparizioni pubbliche di Trump dopo l’incriminazione di giovedì 8 giugno, nell’inchiesta sui documenti riservati che l’ex presidente aveva trasportato nella sua residenza di Mar-a-Lago. Dal palco in Georgia, Trump ha definito «un’interferenza politica» le indagini a suo carico. «Caccia alle streghe, bufale, farse. Sono tutte interferenze politiche. Non potrebbero vincere altrimenti, chi li voterebbe? È una persecuzione travestita da giustizia». Poi, l’ex presidente ha attaccato l’attuale inquilino della Casa Bianca: «Nel 2024 caccerò il corrotto Biden da Washington. Le forze interne che vogliono distruggere l’America sono più forti della Russia, della Cina e della Corea del Nord messe insieme». Durante la convention dei repubblicani, Trump si è detto anche certo di poter vincere le prossime elezioni. Aggiungendo che, appena eletto, «prima ancora di entrare alla Casa Bianca, metterò fine alla guerra in Ucraina, se sarà ancora in corso. Sono l’unico che può evitare la Terza guerra mondiale».


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